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Economia

I mutui prendono il 30% dello stipendio degli italiani

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Argia Renda

I mutui consumano il 30% degli stipendi degli italiani e la situazione non fa altro che peggiorare, mettendo in difficoltà tante famiglie.

Si torna ancora una volta a parlare di un argomento molto importante per tutti gli italiani che non smette di essere una grande fonte di preoccupazione, considerando anche le tante e gravose difficoltà economiche che si presentano per tanti settori della nostra vita quotidiana.

Mutuo, Notizie.com

Quello che però forse in pochi sanno è che nelle prossime settimane la situazione potrebbe anche peggiorare per via dei rincari, pare infatti che per le imprese ci saranno degli aumenti che arrivano al 4% e che rischiano di congelare anche investimenti e potrebbero con il tempo rallentare l’economia nel suo complesso. Ad avere sottolineato questo problema è stato proprio nella giornata di ieri anche MutuiOnline che con la sua indagine ha preoccupato e non poco gli investitori, cosi come le persone che al momento si trovano con un mtuo sulle spalle.

Mutuo, la rata salirà di altri 30 euro

Non ci sono delle buone notizie per quanto riguarda le persone e le imprese che stanno portando avanti un mutuo, è infatti quasi certo che nelle prossime settimane si possa registrare un aumento esponenziale che arriva fino a 30 euro. “Per un variabile da 140mila euro a vent’anni, la rata salirà di altri 30 euro rispetto ad oggi. La rata toccherà quota 819 euro, quando a febbraio 2022 era a 625. Se prima pesava per il 22% del reddito medio, salirà al 30%: ai limiti della sostenibilità” questo è quello che si legge da MutuiOnline.

Mutuo, Notizie.com

Insomma una situazione davvero incredibile e difficoltosa che arriva anche dalla Bce che cosi come anche altre banche non fanno altro che suggerire cautela, Infatti se fino a pochi giorni fa le previsioni per l’Euribor  erano state spinte sopra il 4%, ora hanno ritracciato. Il paradosso è, però, che il prezzo di una rata più leggera è un’inflazione che continuerà a mordere più a lungo, il dato Istatsu febbraio conferma un +9,1% su base annua seppur in frenata rispetto al +10% di gennaio”.

Non si va molto lontano nemmeno dal punto di vista dei prestiti, pare infatti che anche da questo punto di vista le cose non siano delle migliori, ad  avere parlato del problema è stato il Sindacato, La Fabi che ha confermato come le previsioni sono che il tasso medio arrivi all’11,9%, quando era all’8,1% nel 2021 e quindi per capirci ancora meglio,   per una macchina da 25mila euro pagata tutta a rate in dieci anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 44.065 euro: rispetto a due anni fa è il 18% in più.

Termini e condizioni di finanziamento sono stati “inaspriti”. Gli imprenditori dal canto loro chiedono più denaro per finanziare le attività correnti che per guardare al futuro, ovvero fare investimenti. Sta di fatto che il tasso sui nuovi finanziamenti era salito già a febbraio al 3,9%, dall’1,1% di inizio 2022, per le imprese” questo quello che viene fuori dall’ultima indagine di Bankitalia.

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