In merito alle ultime minacce che Guido Crosetto ha ricevuto dalla Russia, non si è assolutamente fatta attendere la replica da parte del ministro
Negli ultimi giorni si è parlato delle minacce nei confronti di Guido Crosetto che arrivano direttamente dalla Russia. In merito a quanto sta accadendo il ministro ha avuto tutto l’appoggio da parte del governo e la solidarietà da parte dei suoi colleghi. In merito a tutto questo è arrivata la risposta da parte dell’attuale ministro della Difesa. Lo stesso che ha voluto affidarsi al suo account ufficiale di Twitter con un messaggio.
Queste le sue parole: “Lo voglio ribadire per non alimentare un ulteriore, inutile, motivo di scontro: non mi sento minacciato e sono certo che non ci siano taglie o altro, su di me. Se ci fossero stati rischio minacce reali di tale gravità, ne sarei certamente stato informato e non è mai accaduto. Sono assolutamente tranquillo. Penso che quello che è uscito sui vari siti sia uno dei tanti allarmi che giungono ogni giorno, da fonti disparate, che le nostre autorità a ciò preposte, verificano e spesso archiviano. Sono certo che nessuno andrà mai oltre i beceri insulti“.
Taglia sulla testa. Una minaccia non da poco quella che arriva dal Cremlino e che vede come vittima proprio il ministro. Addirittura di 15 milioni di dollari (come ha annunciato ‘Il Foglio‘). Questo è quello che ha annunciato l’intelligence del nostro Paese e che ha avvertito immediatamente il governo. Dietro a tutto questo, però, si intensificano sempre di più le voci che dietro a tutto questo ci sia l’ex presidente Dmitry Medvedev che avrebbe dato l’ordine alla Wagner di colpire.
Gli stessi che non avrebbero gradito le ultime affermazioni dello stesso Crosetto. Tanto da agire in questo modo. Tanto è vero che il numero uno dei mercenari, Evgeny Prigozhin, aveva annunciato: “Crosetto dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci“. Nel frattempo, però, la tensione continua ad essere sempre più alta.