Un futuro che non prevede solamente l’utilizzo di auto elettriche, ma di tanto altro ancora. Le novità, infatti, potrebbero anche non essere finite qui: questo è quello che ha raccontato Frans Timmermans in una intervista alla ‘Repubblica’
Oramai non si sta parlando d’altro se non delle auto elettriche che, a quanto pare, saranno il futuro. Su questo non ci sono praticamente dubbi. Anche se, in merito a questa decisione, non sono affatto mancate le polemiche che arrivano principalmente dal nostro Paese. A dire il vero, però, l’elettrico potrebbe anche non essere l’unica novità nel prossimo futuro. Fino a qualche mese fa sembrava che non ci fossero problemi da parte dell’Unione Europea che, a partire dal 2035, aveva decretato lo stop per benzina e diesel. Soprattutto dopo i dietrofront da parte di alcuni paesi come Germania, Italia, Polonia ed altri. Tanto da frenare le ambizioni di Bruxelles.
In merito a questo (e molto altro ancora) ha voluto fare chiarezza il vicepresidente della Commissione Europea, Franz Timmermans. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Repubblica’ dove si è soffermato a lungo su questo argomento. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “L’Europa lascia all’industria la scelta della tecnologia. Non siamo noi che diciamo che cosa devono usare, ma dal 2035 le macchine prodotte in Europa saranno a zero emissioni. Questo non vuol dire che le altre auto non ci saranno più. Le vetture con il motore a combustione ci saranno ancora, ma le nuove macchine non potranno emettere CO2″.
Dichiarazioni che arrivano direttamente dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, dove ha indetto una lezione molto interessante a tantissimi studenti che hanno ascoltato con entusiasmo le novità. A chi gli chiedeva se solamente in futuro ci saranno solamente auto elettriche ha ribadito con un secco “No“. Visto che sarà una decisione che prenderà solamente l’industria e loro, di questa scelta, non vogliono responsabilità né altro.
Il tutto dipenderà dalle imprese del settore e quelle della filiera. Quando gli è stato chiesto che tipo di tecnologia avrebbero voluto sviluppare la risposta non si è fatta attendere: “Io preferisco le macchine a batteria, elettriche o a idrogeno“. La discussione con l’implementazione dell’accordo con la Germania, fa sapere, è attualmente in corso. Spera che il governo italiano possa convincersi a questo cambiamento, anche se la strada è ancora lunga.