Vladimir Putin autore di crimini di guerra? In merito a questa vicenda si è soffermato direttamente il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Lo stesso che ha voluto commentare la decisione da parte del Cpi
La Corte Penale Internazionale (Cpi) nelle ultime ore ha emanato un mandato nei confronti del numero uno della Russia, Vladimir Putin. Motivo? Per aver commesso crimini di guerra in Ucraina, oramai arrivati al giorno numero 388 di conflitto. In merito a questa decisione è arrivato anche il parere da parte del presidente degli USA, Joe Biden. Lo stesso che ha voluto commentare il comunicato da parte della stessa Cpi. Trovandosi assolutamente d’accordo e mettendo in chiara evidenza il fatto che lo stesso abbia commesso dei crimini di guerra.
Nel mirino della Corte dell’Aja, però, spunterebbe fuori anche un altro nome. Ovvero quello relativo alla commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Alekeseyevna Lvova-Belova. In merito a questo conflitto allo Zar viene contestato un crimine di guerra: quello relativo alla deportazione illegale della popolazione. Soprattutto per quanto riguarda i bambini. Questa la nota che è stata emanata direttamente dalla Corte nelle ultime ore: “Oggi, 17 marzo 2023, la seconda camera preliminare della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per due persone nel contesto della situazione in Ucraina: il signor Volodymyr Volodymyrovich Putin e la signora Maria Oleksiivna Lvivova-Belova“.
La Russia non riconosce in tribunale, con sede all’Aja, tutto ciò. Sicuramente nel territorio russo Putin non rischia nulla. Il problema è che se lo stesso decida di varcare i confini nazionali allora le cose potrebbero cambiare con l’arresto. Una decisione che, dalla Russia, è stata commentata con parole del tipo: “Insignificante“, “Inaccettabile“, “Tutto questo è paragonabile a carta igienica“. Tanto è vero che anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha voluto dire la sua in merito a tutto questo.
“Mandato d’arresto? Si tratta di un qualcosa di oltraggioso ed inaccettabile”. Per la Russia, questa decisione, vale come un “nulla”. Sul fatto che Putin rischi l’arresto se dovesse andare negli altri Paesi Peskov non ha voluto rispondere. Nel frattempo Dmitrij Medvedev. vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, si è affidato a Twitter commentando la decisione: “La Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Vladimir Putin. Non c’è bisogno di spiegare dove dovrebbe essere usata questa carta“.