Roma, la trappola delle chat: giovani pestati e derubati

Roma, ragazzi di giovane età, sono stati pestati e derubati dopo essere caduti nella trappola delle chat e degli incontri online.

E’ successo tutto a Roma, dei ragazzi sono stati adescati in una chat di incontri online e poi sequestrati, rapinati, picchiati, umiliati con delle frasi omofobe e anche con degli sputi: “Se non ci dai i soldi, diciamo a tutti che sei omosessuale e mettiamo su Internet le foto che ci siamo scambiati” queste le parole che secondo quanto riporta il Messaggero sono state dette ai ragazzi gay.

Giovani gay derubati e insultati
Chat, Notizie.com

Adesso questa follia si è conclusa, i tre ragazzi colpevoli, hanno 20 anni e sono di origine romena, residenti a Perugia sono stati arrestati dai Carabinieri di Castel Gandolfo con l’accusa di rapina e estorsione, dopo una lunga investigazione. Per il momento il Giudice ha disposto per loro i domiciliari.

La cosa andava avanti da diverso tempo e per il momento sono state contate almeno undici vittime finite nella loro trappola che faceva cominciare il tutto tramite le chat di incontri Lgbt, sulla quale la banda agiva con falsi profili social. Purtroppo ad oggi sono in molti a pensare che le vittimi siano anche di più di quelle che si sono fatte avanti.

Giovani gay derubati e insultati, ai domiciliari i colpevoli

E’ davvero il caso di prestare attenzione a delle situazioni simili a queste, cosi come riporta il Messaggero, le prime segnalazioni in merito a questa vicenda sono venute fuori tra Febbraio e l’inizio di marzo, quando il Gay Help Line  contro l’omobistransfobia, attivo con il supporto di Unar – Ministero delle Pari Opportunità, Regione Lazio, Comune di Roma e Chiesa Valdese, aveva raccolto le prime richieste di aiuto da parte di 8 ragazzi gay, che avevano raccontato di aver subito rapine, minacce e insulti durante gli incontri avvenuti a Roma e provincia.

Intelligenza artificiale, Notizie.com

Moltissimi episodi erano quelli avvenuti ai Castelli e tra le vittime anche giovani ragazzi tra i 19 e 20 anni, abitanti ad Albano centro, nella frazione di Cecchina e a Marino: “I ragazzi avevano denunciato che, al primo approccio avvenuto sulla piattaforma virtuale, era seguito un incontro dal vivo, di sera, trasformatosi presto in un incubo. Le vittime venivano fatte salire a bordo di un’auto grigia e portate in luoghi appartati. Qui la gang entrava in azione, favorita dal buio. Dopo essersi in precedenza nascosti nel bagagliaio, mentre uno era alla guida, gli altri due saltavano fuori e bloccavano con botte e pugni i malcapitati di turno, li rapinavano, derubandoli del portafoglio e di qualsiasi altro oggetto in loro possesso come anelli o catenine”.

Addirittura in una delle tante situazioni, quando addosso alla vittima non avevano trovato nulla, gli avevano sottratto la sigaretta elettronica, mentre delle altre volte avevano costretto il malcapitato a prelevare del denaro al bancomat e consegnarlo.

Gay Help Line ha offerto subito supporto legale e psicologico alle persone coinvolte sostenendo tanto chi ha denunciato quanto chi non ha ancora trovato il coraggio di farlo” questo quanto racconta Alessandra Rossi, coordinatrice del numero verde.

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