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Esteri

Francia, centrali nucleari a rischio: è allarme in tutta Europa

Published by
Mauro Simoncelli

La società energetica francese che gestisce gli impianti in tutto il paese ha lanciato l’allarme sulle saldature e intende avviare verifiche che entro la fine dell’anno dovrebbero raggiungere il 90% degli impianti

In Francia, è scattato un allarme centrali nucleari che sta mettendo in allerta tutto il continente, dopo che la società che ha in gestione la manutenzione dei reattori ha riscontrato circa 320 saldature a rischio cedimento. Sono stati pianificati, entro la fine dell’anno, interventi di controllo sulla quasi totalità degli impianti esistenti nel paese.

E’ allarme per alcuni reattori nucleari in Francia – Notizie.com

La Francia è oggi il Paese con la più alta percentuale di elettricità di origine nucleare al mondo, infatti nel 2021 rappresentava il 68% della sua produzione totale di elettricità. A livello globale, la quota del nucleare nella produzione di elettricità è stata del 9,8% e per tutti i Paesi dell’Unione Europea, ad eccezione della Francia, questa quota è stata del 14%.

È allarme nucleare dai reattori francesi

Dopo il gravissimo incidente nucleare nella città di Fukushima nel 2011, con l’esplosione del reattore a seguito del terremoto che aveva colpito quella zona del Giappone, dove tra morti e dispersi ci furono oltre 20mila vittime e circa 120mila persone furono costrette ad abbandonare le proprie case e la propria città a causa delle radiazioni, sono tornate a fare paura le centrali nucleari dislocate in varie parti del globo. La Francia è uno dei paesi dove è maggiore la produzione elettrica derivata dalle centrali nucleari, tutte posizionate quindi a pochi chilometri dai nostri confini e un qualsiasi problema avrebbe pesanti ripercussioni anche sulle nostre vite.

Ecco perché è scattato l’allarme generale quando la Edf, la società energetica francese, ha dichiarato di aver individuato 320 saldature ritenute a rischio di cedimento nelle sue centrali nucleari e intende avviare verifiche che entro la fine dell’anno dovrebbero raggiungere il 90% degli impianti. Una comunicazione in questo senso è stata inviata all‘Authority nazionale per la Sicurezza Nucleare dopo la recente scoperta di una grave crepa nel reattore Penly 1, nel dipartimento della Seine-Maritime, in Normandia. “L’Asn prende atto di questo nuovo sviluppo della strategia e ritiene che sia responsabilità di Edf metterlo in atto”, ha affermato l’Authority per la sorveglianza nucleare in una nota.

L’allarme centrali nucleari francesi è scatta in tutta Europa – Notizie.com –

Nell’impianto di Pelny, che lo scorso 8 marzo ha fatto scattare l’allerta, sarebbe stata rilevata un crepa di oltre i 155 millimetri, con una profondità di 23 millimetri, di poco inferiore allo spessore della conduttura interessata, pari a 27 millimetri. Secondo quanto riportato dall’Authority nazionale, questa crepa non avrebbe avuto nessuna conseguenze per il personale o l’ambiente circostante, ma ha indubbiamente indebolito la resistenza della tubazione, compromettendo il sistema di raffreddamento del reattore. Per questo l’Autorità ha deciso di fermare il reattore, classificando la segnalazione a livello di rischio 2, un gradino sotto quello che viene definito incidente grave. Questo problema evidenziato sul reattore in  Normandia non farà altro che accelerare un piano di ispezione e riparazione per tutti i suoi reattori da parte dell’azienda francese già comunque previsto proprio per il biennio 2023-2025.

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Mauro Simoncelli