Il presidente biancoceleste spiega cosa è accaduto negli spogliatoi dello stadio Olimpico al termine del derby. Poi sul tecnico portoghese…
La vittoria nella stracittadina ha portato la Lazio al secondo posto in classifica. Il gol di Zaccagni ha piegato le resistenze della Roma, rimasta in dieci dalla mezz’ora per l’espulsione di Ibanez ed ha consentito ai biancocelesti di guadagnare tre punti fondamentali nella corsa Champions. Il derby, come da tradizione, ha vissuto i suoi momenti di grande tensione. In campo (con le espulsioni di Marusic e Cristante, arrivate dopo il novantesimo) e negli spogliatoi, dove si sono registrati dei parapiglia.
In uno di questi sono stati coinvolti anche il presidente della Lazio Claudio Lotito e il tecnico della Roma Josè Mourinho (che non era in panchina in quanto squalificato dal giudice sportivo). Il patron biancoceleste, secondo la ricostruzione fatta dallo stesso Lotito ai microfoni di Radio Uno, è intervenuto per sedare gli animi, dopo uno screzio tra un giocatore della Roma (che secondo le cronache dei quotidiani era Mancini) e uno della Lazio (Romagnoli). “C’era un nostro giocatore, vestito, che stava lasciando lo spogliatoio e uno della Roma, completamente nudo, che è uscito e stava in corridoio. Una cosa poco piacevole, visto che c’erano tante persone che stavano passando. Io sono intervenuto per sedare gli animi”.
A quel punto c’è stato il faccia a faccia tra il tecnico della Roma e Lotito. “L’allenatore della Roma mi ha detto: ‘Tu, che ti guardi’? Io ho pensato che non avesse capito che io fossi il presidente della Lazio, così gliel’ho detto e lui ha rincarato la dose”. Lotito continua: “Non ci siamo dati la mano, perchè non ho discusso con nessuno. Ho solo ricordato il mio ruolo. Quando uno non rispetta i ruoli, non ha capito quali sono le regole. La partita era Lazio-Roma, la Roma era ospite. Forse qualcuno non lo ha ricordato”.
Lotito su Mourinho alla Lazio
Lotito ha poi stupito tutti. Quando in studio gli è stata posta la domanda su un possibile approdo di Mourinho alla Lazio, il patron biancoceleste ha risposto: “Nella vita mai dire mai, anche se i nostri caratteri non mi sembrano confacenti”. Chiusura dedicata alla vittorie nel derby: “Come ho festeggiato? Come sempre. Senza troppa enfasi, ma la grande soddisfazione, al di là del risultato, è stato l’atteggiamento della squadra e dei tifosi che hanno sostenuto la squadra. Il calcio non è solo il risultato sportivo ed economico, ma deve essere un emblema. Noi siamo portatori di valori che sono alla base della società civile. Io dico sempre ai miei di vincere e di meritarlo, perchè mi sembra che il merito, in tutto il mondo sia scomparso. Se per festeggiare ho brindato con un bicchiere di vino o spumante? Non posso, sono a dieta”, ha chiuso il patron.
