A sorpresa Stefano Fassina, ex esponente di Leu, si scaglia contro il Pd sull’utero in affitto e sostiene la posizione della ministra Roccella.
La sinistra inizia a spaccarsi sulla vicenda dell’utero in affitto e delle coppie omogenitoriali. Stefano Fassina, ex esponente di LeU e sicuramente da sempre una voce rigorosa di questa parte politica, in un post sui social si schiera con la ministra Roccella invitando il Pd e anche il M5s ad iniziare una riflessione su un tema che resta molto delicato.
“La sinistra coerente con le sue radici umaniste – si legge nel post dell’ex parlamentare – si dovrebbe impegnare per dare il via libera ad un certificato europeo per la filiazione e anche per far diventare reato l’affitto dell’utero. Su questi due temi invito ad una riflessione sia il M5s che il Partito Democratico“. Parole che confermano una posizione molto simile a quella della ministra Roccella.
Fassina: “A sinistra non si vuole fare una concessione alla destra”
In un’intervista al Quotidiano Nazionale Fassina spiega nei dettagli anche il perché il Pd ha deciso di intraprendere questa battaglia: “I dem non vogliono fare una concessione alla destra sul no all’utero in affitto. In passato le avevo sottoscritte io le proposte di Meloni e Carfagna e l’obiettivo era quello di rendere punibile il reato di maternità surrogata anche se commesso all’estero“.
“Per l’Italia era sicuramente un passo importante e soprattutto avrebbe inciso anche sul Parlamento per la redazione di una convenzione internazionale per rendere universale il reato di maternità surrogata – ha aggiunto Fassina – poi il Pd ha deciso di tirarsi indietro. Colpa di Schlein? Assolutamente no. E’ successo molto prima“.
Utero in affitto, la sinistra si divide
L’utero in affitto e il tema delle coppie omogenitoriali sembra iniziare a creare delle piccole divisioni nella sinistra. Elly Schlein non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro, ma i cattolici del Pd non sembrano essere pienamente convinti e delle frenate sono arrivate anche da parte di alcuni pentastellati e dal Terzo Polo.
Il no alla linea decisa dal Nazareno è arrivata anche da Stefano Fassina, uno dei volti sicuramente più importanti della sinistra oltre che della politica italiana.