Una studentessa “speciale” vuole sostenere il prossimo esame di Maturità. La decisione del suo liceo, però, ha scatenato una serie di polemiche
Una vicenda che sicuramente farà discutere. Anzi, continuerà a scatenare polemiche che sono nate proprio negli ultimi giorni. Ci troviamo a Bologna dove la protagonista in questione è una ragazza di 19 anni con la sindrome di Down. E’ al quinto anno e frequenta il liceo ‘Sabin’ (indirizzo scienze umane). Il suo obiettivo è quello di poter effettuare l’esame di Maturità, in programma il prossimo 21 giugno. Anche se per Nina Rosa Sorrentino (questo il nome della studentessa) questo non sarà possibile. La decisione è stata presa dalla scuola. Il motivo? Per la 19enne sarebbe troppo “stressante” ed hanno deciso di non farle fare l’esame di Stato.
Un duro colpo (e soprattutto una sconfitta) per lei che ha deciso di ritirarsi dalla scuola quando mancano solamente tre mesi alla fine delle attività scolastiche. Rabbia e delusione dalle parole dei genitori che, in una intervista rilasciata al ‘Corriere di Bologna‘ fanno sapere che la loro figlia è delusa per questa decisione. La decisione di ritirarsi è stata presa in modo tale da non farle perdere la possibilità di riprovarci il prossimo anno. La scuola si è giustificata anche dicendo che, il periodo dell’esame, potrebbe generale un senso di “frustrazione” non indifferente. Questo è quello che ha fatto sapere la dirigente del liceo in una lettera indirizzata alla famiglia.
Bologna, studentessa con sindrome di down respinta per esame di maturità
Delusione per i genitori di Nina che speravano che la figlia potesse fare l’esame. Queste sono alcune delle loro parole: “Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci. Se un ragazzino senza disabilità nella vita ha qualche possibilità in più di nostra figlia, allora Nina deve avere un pezzo di carta in più non per stare al passo, ma per avere davvero un’opportunità“.
La ragazza, se non si fosse ritirata da scuola entro il 15 marzo, a fine anno avrebbe ricevuto l’attestato di competenze. Per cimentarsi nell’esame di Maturità avrebbe dovuto ricominciare tutto daccapo, a settembre, dalla prima superiore. I genitori, però, fanno sapere che non hanno alcuna intenzione di arrendersi e che a settembre cercheranno una nuova scuola disposta ad aiutare la figlia. E soprattutto farla realizzare il suo desiderio.