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Coghe (Pro Vita): “I diritti dei bambini vengono prima di tutto”

Published by
Paolo Colantoni

In esclusiva a Notizie.com il portavoce di Pro Vita e Famiglia: “I diritti dei bambini devono essere al primo posto, davanti ai desideri degli adulti”

La bocciatura del certificato di filiazione europea e lo stop alla trascrizione italiana dei figli avuti nei paesi europei, sta continuando a far discutere. In Italia il dibattito politico è molto acceso. Il centrosinistra, con il nuovo segretario del Pd Elly Schlein in prima linea, è sceso in piazza, anche se all0interno dell’opposizione esistono voci contrarieLa sinistra coerente con le sue radici umaniste – si legge in un post sui social di Stefano Fassina – si dovrebbe impegnare per dare il via libera ad un certificato europeo per la filiazione e anche per far diventare reato l’affitto dell’utero. Su questi due temi invito ad una riflessione sia il M5s che il Partito Democratico”. Il centrodestra è invece compatto, portando avanti la battaglia contro la pratica dell’utero in affitto.

Jacopo Coghe, di Pro Vita & Famiglia, in esclusiva a Notizie.com

Il gruppo parlamentare Noi Moderati ha firmato una proposta di legge che verrà presentata oggi e che modifica l’attuale normativa della prestazione medicalmente assistita allargando le sanzioni anche a chi si reca all’estero per sfruttare il cosiddetto utero in affitto. La legge del 19 febbraio 2004 infatti la permette ‘qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilità o infertilità’; vieta però la surrogazione di maternità, cioè la ‘Gestazione Per Altri’, che necessita il coinvolgimento di una donna ai soli fini del perseguimento di un progetto di genitorialità altrui. E’ il caso dell’utero in affitto, un reato che è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro se commesso nel nostro Paese ma non all’estero.

Proprio su questo tema si è espresso Jacopo Coghe, portavoce e responsabile di Pro Vita & Famiglia.I bambini nascono sempre da una mamma e da un papà. Loro hanno diritto alle loro origini e soprattutto, aspetto che a volte sembra passare in secondo piano, hanno diritto a vedersi riconosciuti un babbo e una mamma. I diritti dei minori devono essere sempre superiori ai desideri degli adulti”, ha dichiarato in esclusiva ai microfoni di Notizie.com.

Utero in affitto: “Una pratica illegale”

Le proteste contro la pratica dell’utero in affitto – Notizie.com –

Coghe definisce “surreale” il dibattito che si sta creando in questi giorni. “Surreale e grave. Il punto centrale del tema è legato alle trascrizioni di bambini di coppie di persone dello stesso sesso ed eterosessuali che sono disposti a pagare sfruttando l’utero in affitto per dotarsi di un bambino. Questa è una grande confusione in atto tra i desideri e i diritti. I bambini non possono essere oggetto di un diritto e il desiderio di genitorialità non può diventare anch’esso un diritto”. Il portavoce di Pro Vita & Famiglia spiega: “La pratica dell’utero in affitto è illegale e molto spesso viene utilizzata da coppie ricche, che possono permettersi spese altissime per portare avanti pratiche di questo tipo: si affitta il grembi di una donna, pagano un bambino e se lo portano a casa. Con questo certificato si voleva far passare in Italia una cosa illegale dalla finestra. Si è scatenata una battaglia su questo certificato, con la maggioranza attuale contraria e il voto in commissione del Senato è stato negativo. E da li si è scatenato il putiferio. Si sta dimenticando che la pratica dell’utero in affitto è illegale ed è contro le donne e contro i bambini. Contro la dignità umana. L’utero in affitto è un mercato dei bambini”.

 

 

 

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