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Meloni contro Conte: “Preferisco dimettermi che fare come lui”

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Luigia Luciani

Prima in Senato, poi a Montecitorio. Il primo appuntamento oggi a Palazzo Madama, alle 11.30 quando la premier Giorgia Meloni è attesa in Aula per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo 2023

Il Governo Meloni si attende e si augura vengano fatti concreti passi avanti in Europa per una gestione effettivamente comunitaria della questione migratoria. Ecco perchè il presidente del Consiglio è attesa in Aula per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo 2023.

Giorgia Meloni, foto fonte Ansa. Notizie.com

Le speranze di Giorgia Meloni trovano conforto nella lettera che la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha inviato ai leader dei 27 Paesi in previsione della due giorni di giovedì e venerdì. “Il terribile naufragio a largo della Calabria,  è stato un vivido richiamo all’urgenza della nostra azione – ha scritto la presidente della Commissione Ue -. Una soluzione equa e duratura è possibile solo attraverso un approccio europeo e bilanciato. Possiamo raggiungere più traguardi se agiamo assieme”.

Intanto si apprende, che una richiesta di accesso civico alle informazioni e ai documenti amministrativi relativi al naufragio del 26 febbraio di Cutro, è stata rivolta alla presidente del consiglio Giorgia Meloni, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ai Prefetti Valerio Valenti e Claudio Galzerano e al Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso in Mare. Il documento è firmato dai capigruppo del Pd Debora Serracchiani, del M5S Francesco Silvestri, di Azione ItaliaViva Matteo Richetti, dai deputati Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana e Riccardo Magi segretario di +Europa. I dettagli della richiesta, che riguarda tutte le fasi del naufragio, saranno illustrati in una conferenza stampa oggi, martedì 21 marzo alle ore 14 presso la sala stampa di Montecitorio dai capigruppo Debora Serracchiani (Pd), Francesco Silvestri (M5S), Luana Zanella (Avs); da Davide Farone (Azione-Iv) e dal segretario di +Europa, Riccardo Magi.

14.10 – Meloni: “Io in Europa a prendere ordini? Non faccio come Conte”

Il premier ha risposto anche alle accuse arrivate dal M5s: “Io non faccio come Conte con Angela Merkel. Preferisco dimettermi più che presentarmi con quei toni. Prendere ordini dall’Europa? Lo diranno i fatti, ma non mi vedrete mai fare questo“.


14.00 – Meloni: “Sulla tragedia di Cutro ho la coscienza a posto”

Durante le diverse risposte date al termine del dibattito, il premier Meloni è ritornato sul tema migranti ribadendo che sulla tragedia Cutro ha “la coscienza a posto. Non potevamo fare di più. Io sono una madre e quindi cerchiamo di mantenere calmi i toni“.


12.35 – Carlo Calenda, leader di Azione su discorso Giorgia Meloni in Senato

“Condividiamo posizione su guerra in Ucraina, sul resto molta amarezza, compreso tema di migranti, proporremo una piattaforma comune maggioranza opposizione con dati e numeri. Così Carlo Calenda, leader di Azione in diretta ai microfoni dell’Aria che Tira, collegato dal Senato dopo l’intervento di Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo del 23 e 24 marzo.


12.25 – Dopo l’intervento di Giorgia Meloni, in corso il dibattito. Al termine la replica della premier

Nell’Aula del Senato, dopo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio,  è iniziato il dibattito.  Sono al momento tredici i senatori iscritti a parlare. Al termine, si terranno le repliche di Meloni. Nel pomeriggio ci sarà la votazione sulle risoluzioni presentate dai gruppi.


12-21 – Meloni in Senato, su patto di stabilità “Il tempo della austerità è finito

“Il tempo della austerità è finito”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo, parlando della revisione del Patto di stabilità.


12-15 – Meloni in Senato su patto di stabilità, “Bisogna arrivare a fine 2023 con nuove regole credibili”

Ci opponiamo a proposte come il regolamento delle emissioni di CO2 per le auto e a quella di efficientamento degli edifici. Rischiano di esporci a nuove dipendenze strategiche”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. “Sulla revisione del Patto di stabilità e crescita bisogna arrivare a fine 2023 con nuove regole credibili. In passato era più attento al tema della stabilità, oggi abbiamo bisogno di attenzione al tema della crescita”. Ha poi aggiunto Meloni, parlando della revisione del patto di stabilità. “Oggi abbiamo bisogno di maggiore attenzione alla crescita, questa e’ la priorita’. Le vecchie regole sarebbero oggi assolutamente irrealistiche e quelle nuove devono sostenere gli investimenti pubblici necessari”


12.10 -Meloni in Senato su processo di pace in Ucraina “Le pressioni su Mosca sono fondamentali per creare le condizioni per un percorso negoziale”

“Questo governo non ha mai fatto mistero di voler aumentare i propri stanziamenti in spese militari, come hanno fatto governi precedenti un po’ di soppiatto, senza metterci la faccia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle sue comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo. “Rispettare gli impegni assunti – ha osservato – e’ vitale per la credibilità e la sovranità nazionale: la libertà ha un prezzo, se non saremo in grado di difenderci qualcuno lo farà’ per noi ma non lo farà gratuitamente, imporrà’ i suoi interessi. Le pressioni su Mosca sono fondamentali per creare le condizioni per un percorso negoziale per il raggiungimento di una pace giusta, condizioni che finora non sono maturate ma che ancora perseguiamo”


12.00 – Meloni in Senato su guerra in Ucraina “Puerile dire che nell’inviare armi  sottraiamo soldi agli italiani”

E’ puerile dire che nell’inviare armi all’Ucraina sottraiamo soldi agli italiani, è una menzogna”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. “Il sostegno dell’Italia all’Ucraina sarà assicurato in ogni ambito finchè necessario. Continueremo a sostenere l’Ucraina senza badare all’impatto che tali scelte possono avere sul consenso della sottoscritta, del governo o delle forze di maggioranza”, ha aggiunto il presidente del Consiglio


11.55 – Meloni in Senato alle opposizioni, “Basta gettare fango sull’Italia”

“Basta gettare fango sull’Italia, si finisce con il danneggiarne la posizione  sui tavoli internazionali”. Cosi’ Giorgia Meloni rivolgendosi alle opposizioni durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo “Criticate me ma fermatevi un secondo prima di danneggiare l’Italia. Questo fa la differenza”, osserva la premier.


11.50 – Meloni in Senato, “Fermare le partenze, collaborare con i Paesi di transito e partenza”

Fermare le partenze, collaborare con i Paesi di transito e partenza, velocizzare i rimpatri, dedicare risorse finanziarie adeguate a questi obiettivi. Sono queste le priorità che ci siamo dati e che abbiamo portato al tavolo europeo”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. “Lo voglio ribadire ancora una volta: prima di ogni ipotetico diritto a migrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore”.


11.46 – Meloni in Senato, “Vogliamo contrastare con forza i trafficanti di essere umani”

L’immigrazione “sta diventando un’emergenza strutturale, stiamo assistendo” ad un flusso di migranti” senza precedenti, “l’Italia non puo’ aspettare oltre, non possiamo aspettare inermi. Le frontiere marittime dell’Italia sono frontiere dell’Europa e l’Europa e’ chiamata a difendere queste frontiere, la posta in gioco e’ la sicurezza dell’interno Continente. Vogliamo contrastare con forza i trafficanti di essere umani, fermare le partenze, aumentare i rimpatri, avere una immigrazione legale e fondi adeguati per l’accoglienza”. Lo dice la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo “Fermare i movimenti secondari si puo’ fare fermando le partenze irregolari. E’ il momento di spingere con forza un nuovo modello di gestione” del fenomeno”  ha aggiunto Meloni.


11.41 – Meloni in Senato in vista del prossimo Consiglio Europeo

Il prossimo Consiglio europeo ha nella sua agenda sfide prioritarie per l’Unione Europea: Ucraina, competività, energia, migrazioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni in Senato sul prossimo Consiglio europeo. “In questa fase complessa l’Unione Europea è chiamata al compito più arduo degli ultimi decenni: garantire la sicurezza del nostro continente di fronte alla minaccia rappresentata dalla guerra di aggressione russa verso l’Ucraina – ha aggiunto -, proteggere il nostro tessuto socio economico, predisporsi ai cambiamenti radicali che potrebbero profilarsi negli equilibri globali“.


11-30- Live dal Senato, le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

L’Italia che ho onore di rappresentare in Consiglio Europeo ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista. Primo banco di prova quello dell’immigrazione. Siamo di fronte ad un’emergenza che sta diventando strutturale. Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, le frontiere marittime dell’Italia sono quelle dell’Europa. Siamo di fronte ad organizzazioni criminali che lucrano sulla pelle degli esseri umani. Un ruolo chiaro dovrà averlo quello della collaborazioni coi Paesi di maggiore transito”.

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Luigia Luciani