Il 20 marzo si celebra la Giornata internazionale della felicità e in questa occasione, l’ultimo sondaggio Ipsos, ha indagato il livello di felicità in 32 Paesi nel mondo
I cinesi sono la popolazione più felice del mondo, seguiti dagli abitanti dell’Arabia Saudita e dagli olandesi. In occasione della giornata mondiale della felicità, che cade come ogni anno il 20 marzo, la società leader mondiale nelle ricerche di mercato ha pubblicato un’indagine che svela alcuni dati su 32 Paesi presi in esame. In questa speciale classifica noi italiani non ci sentiamo appagati dalla vita che conduciamo.
La felicità globale è aumentata per il secondo anno consecutivo. È di sei punti superiore a quella di un anno fa e di 10 punti superiore a quella dell’agosto 2020, pochi mesi dopo che il Covid-19 ha sconvolto la vita delle persone in tutto il mondo. L’aumento complessivo nasconde tendenze molto diverse tra le varie regioni, infatti mentre la percentuale di persone felici dichiarate è aumentata notevolmente in America Latina, è crollata in molti Paesi occidentali.
Chiediamoci se siamo felici. Invece che un titolo di un film è l’annuale indagine svolta da Ipsos, in occasione della Giornata internazionale della felicità, sul grado di felicità della popolazione di 32 paesi nel mondo. Mentre registriamo con piacere una ripresa post pandemia anche sotto questo aspetto tanto che, per il secondo anno consecutivo, il trend della felicità globale è in crescita, dobbiamo segnalare come gli italiani sono soltanto al 25 posto di questa speciale classifica. L
o studio rivela che in media nel 2023 quasi tre persone su quattro (73%) si dichiarano felici e per diversi motivi e i più alti livelli di felicità si registrano soprattutto in Cina (91%), Arabia Saudita (86%) e poi nei Paesi Bassi (85%). Gli infelici si troverebbero per la maggior parte in Polonia (58%), Corea del Sud (57%) e Ungheria (50%). In media, la felicità nei Paesi a medio reddito ha registrato un aumento più pronunciato rispetto ai Paesi ad alto reddito. Il livello medio di felicità dei Paesi a medio reddito ha superato quello dei Paesi ad alto reddito per la prima volta da quando Ipsos ha iniziato a monitorarli nel 2011.
Su 32 paesi dove è stata condotta l’indagine, l’Italia occupa un non proprio brillante venticinquesimo posto, anche se il 68% dell’opinione pubblica dichiarare di essere felice. A fronte di un un certo pessimismo riscontrato soprattutto tra i Boomers e la Generazione X, sulla difficoltà e quindi la relativa paura di trovare il partner giusto con cui essere felici, l’opinione pubblica restante dichiara di essere felice. Famiglia e amici sono le fonti di felicità più sicure per la maggior parte delle persone intervistate, ma c’è anche una considerevole quota che sostiene di non poter disporre del supporto dei parenti o degli amici stessi in caso di bisogno. Ipsos ha misurato la relazione tra il livello di felicità generale dichiarato da tutti gli intervistati e il livello di soddisfazione per i 30 aspetti della vita. E così, i primi cinque fattori di felicità sono, nell’ordine: sentire che la propria vita ha un significato, sentirsi in controllo della stessa, salute mentale e benessere, vita sociale e condizioni di vita.