Zlatan Ibrahimovic parla direttamente dalla Svezia dove rappresenterà, ancora una volta, la sua nazionale. In conferenza stampa ha parlato del suo futuro e di molto altro ancora
Zlatan Ibrahimovic non smette assolutamente di regalare sorprese. Proprio pochi giorni fa ci è riuscito su più fronti. Il primo è quello di aver centrato un nuovo record, ovvero quello di essere il calciatore più “vecchio” a segnare in Serie A (all’età di 41 anni, 5 mesi e 15 giorni) con un calcio di rigore nel match perso contro l’Udinese. Poi di essere nuovamente convocato dalla sua nazionale. La Svezia (in particolar modo il commissario tecnico Janne Andersson) non può assolutamente fare a meno di lui visto che lo considera un uomo spogliatoio che può dare la carica giusta.
Da capire se scenderà in campo in vista dei prossimi due match validi per le qualificazioni al prossimo campionato europeo. Venerdì 24 marzo la sua nazionale ospiterà il Belgio. Mentre tre giorni più tardi, lunedì 27 marzo, faranno lo stesso ma con l’Azerbaijan. Nelle ultime ore il calciatore del Milan è intervenuto in conferenza stampa dove si è sbilanciato sul suo futuro e soprattutto del passato. A quanto pare, nonostante la sua carta di identità dica che non è più un giovanotto, non mancano di fatto le richieste di mercato nei suoi confronti.
A quanto pare ha avuto anche l’occasione di poter lasciare i rossoneri subito dopo la vittoria dello scudetto. Non lo ha fatto ed ha spiegato anche il perché: “Lasciare il Milan dopo lo scudetto sarebbe stato troppo semplice. Sono qua per fare la differenza: se non fosse così, non sarei qui. Ho ancora tanto da fare e voglio dimostrare a tutti coloro che mi hanno dato per finito che si sono sbagliati“. Non è stato affatto facile ritornare in campo visto che ha dovuto avere a che fare con l’ennesimo infortunio (con tanto di operazione al ginocchio): “Mi sono operato tre volte in 14 mesi. C’è stato un momento in cui il ginocchio non migliorava, non vedevo la luce. Poi, finalmente, le cose hanno cominciato ad andare meglio”.
Poi l’incontro con i compagni di squadra della Nazionale. In particolar modo con i più giovani: “Ieri quando stavo cenando con la squadra ho guardato i ragazzi e gli ho detto “Voi penserete che sono scemo. Che ci faccio qui alla mia età? Però vedrete come vola il tempo e come vola la vita. Anche voi quando sarete vicini ai 40 anni avrete paura di smettere di giocare. Avrete quasi panico. Quindi godete e apprezzate ciò che state vivendo”. Sul futuro ammette: “Ho tante offerte ma non ci voglio ancora pensare, per ora mi vedo soltanto come un giocatore“. Sulla partecipazione a Euro 2024: “Troppo presto per dirlo. Cerco di vivere giorno per giorno“.