Individuato l’assassino di Francesco Pio Maimone, il ragazzo di Pozzuoli ucciso a colpi di pistola in un locale sul lungomare del capoluogo campano. L’accusa è di omicidio volontario con l’aggravante mafiosa
Svolta in merito all’omicidio di Francesco Pio Maimone, il 19enne ucciso a colpi di pistola alle 2,30 nella notte tra domenica e lunedì. Il ragazzo, nato il 24 settembre del 2004 a Pozzuoli, residente nel quartiere periferico di Pianura, è rimasto ferito a morte al culmine di un alterco scoppiato per futili motivi davanti a uno noto chiosco del lungomare, con protagoniste delle persone che la vittima non conosceva.
I suoi amici lo hanno accompagnato all’ospedale Vecchio Pellegrini, dove però i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Nel frattempo sul lungomare è anche arrivata l’ambulanza del 118, ma lui già non c’era più. A partire da quel momento sono iniziate le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini e dai sostituti procuratori Claudio Onorati e Antonella Fratello (Direzione distrettuale antimafia), per individuare l’assassino. Dalle ultime indiscrezioni, si dovrebbe trattare di un ventenne, già fermato dalla Polizia e portato in caserma.
Il giovane è stato sottoposto a interrogatorio in Questura, con l’accusa di omicidio volontario con l’aggravante mafiosa, dal momento che il ragazzo in questione avrebbe contatti con la criminalità organizzata. Per la sua individuazione sono stati determinanti le testimonianze delle persone presenti e le immagini delle numerose telecamere di videosorveglianza presenti in quella zona. Tante prove che hanno portato alla ricostruzione della scena terribile, con l’assassino che ha estratto il revolver, sparando prima in aria poi ad altezza d’uomo, colpendo purtroppo Francesco Pio, che si è accasciato tra la folla di giovani terrorizzati.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi a Casal di Principe ha ricordato il grave episodio: “Ieri a Napoli un ragazzo è stato ucciso con una crudeltà che ha sottratto a lui il futuro e lasciato nel dolore i suoi famigliari“. Molto emozionante e struggente la risposta del padre del ragazzo, che dopo avere ringraziato il capo dello Stato, gli ha domandato di aprire “uno spiraglio” affinché i giovani di Napoli possano avere “un futuro migliore, una vita diversa, perché questa vita non li porta da nessuna parte“. La Procura già all’indomani dell’omicidio ha disposto il sequestro della salma sulla quale sarà eseguita l’autopsia.