Superbonus, lo sconto in fattura ritorna per caldaie e infissi

Torna il superbonus al 110%, lo sconto in fattura è nuovamente previsto ma riguarderà solo le caldaie e gli infissi.

Sembrava che ormai la possibilità di aderire al superbonus al 110% fosse persa per sempre e invece tra le varie proposte degli emendamenti ci sta anche il ritorno dello sconto in fattura che si aggiunge anche alla deroga per i lavori su infissi e caldaie.

Superbonus 110%
Superbonus 110%, Notizie.com

La decisione, dopo la frenata che era stata annunciata a Febbraio, arriva da parte del Governo che sta cercando in tutti i modi di limitare i danni per i cittadini e per le imprese edili e infatti cosi come si legge su Money.it è stata anche confermata la proroga per le villette, oltre a quanto detto prima. Queste in parte dovrebbero essere le proposte presenti negli emendamenti del decreto-legge 11/2023, attualmente sottoposto all’esame della commissione Finanze della Camera e riguardante le misure urgenti in tema cessione dei crediti. Ma quale sono le regole?

Superbonus 110% quale sono le regole per lo sconto in fattura?

Quindi come detto prima, una delle modifiche su cui il Governo sta lavorando riguarda proprio lo sconto in fattura che dovrebbe, salvo imprevisti dell’ultima ora, essere inserito dal Governo come comunicato legge, con lo scopo di evitare una procedura troppo lunga. L’obbiettivo è infatti quello di far rientrare già nella scadenza del 31 marzo anche le cessioni e gli sconti che hanno cominciato l’iter senza giungere termine.

Superbonus, Notizie.com
Ora però la domanda principale che bisogna porsi riguarda le regole che servono per avere lo sconto in fattura, allora tanto per cominciare il tutto sarà limitato solo al Sismabonus, in particolare riguardo ai 140 Comuni colpiti e danneggiati dal terremoto in Centro Italia. Il ritorno dello sconto in fattura è poi previsto anche per l’Istituto autonomo case popolari e le Onlus.
Invece per quanto concerne i lavori effettuati da Iacp e Onlus, cosi come si legge su Money.it: “Potrebbero arrivare anche delle deroghe circa gli interventi in regime di libera edilizia, come l’acquisto di serramenti, caldaie e impianti fotovoltaici, valide anche per i lavori non ancora effettuati, purché risultino degli atti di fornitura vincolanti alla data del decreto che è il 16 Febbraio”.

Altra cosa importante da non sottovalutare è quella sempre riportata da Money.it secondo cui l’Associazione bancaria italiana e l’Associazione Nazionale dei costruttori edili stanno anche proponendo di consentire alle banche di provare a compensare i crediti di imposta del bonus proprio tramite gli F24 dei clienti stessi,  invece che con i propri. Per il momento però il tutto sembra essersi concluso con un nulla di fatto.

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