In merito all’argomento che riguarda l’utero in affitto (e non solo), la presidente di ‘Azione’ Mara Carfagna ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Repubblica”
Mara Carfagna fa sapere di appoggiare il pensiero della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’argomento in questione, da come avete ben potuto intuire, non può che essere l’utero in affitto. Lo stesso che, proprio nelle ultime settimane, sta provocando non bel po’ di polemiche tra alcuni partiti. Affermazioni “pro” e “contro” che non sono assolutamente passate inosservate ed hanno alzato un polverone. Tra coloro che voteranno contro c’è proprio la nativa di Salerno che ha voluto esprimere un suo pensiero ai microfoni del quotidiano ‘La Repubblica’. Dove ha rilasciato una intervista in cui si è voluta soffermare a lungo sull’argomento.
Proprio su questo fa sapere che è pronta a votare con il governo per quanto riguarda una legge contro la “maternità surrogata“. Soprattutto da punire anche se la stessa dovesse essere effettuata all’estero visto che, nel nostro Paese, tutto questo è vietato. In questo caso ha fatto sapere che sarebbe del tutto d’accordo con la premier. Queste sono alcune delle parole rilasciate dall’ex ministra ed ora parlamentare del partito politico fondato da Carlo Calenda: “Quei bambini hanno un genitore biologico registrato fin dalla nascita. L’altro, il partner, già oggi ha accesso all’adozione: bisogna semplificare quel meccanismo e renderlo più accessibile e più rapido”
Utero in affitto, Carfagna sta con la Meloni: “Pronta a votare contro“
Per quanto riguarda la questione dell’adozione del figlio da parte di un partner vuole fare chiarezza: “Ovvio che si può fare. Anche perché non lo dico io, ma una legge che esiste ed è in vigore dal 1983. Con tanto di successive sentenze interpretative della Corte Costituzionale e della Cassazione.
Le stesse che hanno consentito finora di regolarizzare la posizione di decine di bambini”. In conclusione vuole dire la sua anche per quanto riguarda il certificato di filiazione dell’Unione Europea. Anche in questo caso mostra tutta la sua sicurezza: “Certo, stiamo parlando di un patentino. Lo stesso che sarà utile ad ogni bambino e ad ogni famiglia che si sposta in Europa. Non solamente ai figli di omosessuali“.