Claudio Amendola ospite della nuova puntata di Belve si confessa, parlando del suo passato con la dipendenza, fino alla fine del suo matrimonio.
E’ certamente uno degli attori e registi maggiormente conosciuti del panorama dello spettacolo italiano e proprio oggi torna al centro dell’attenzione per la sua lunga intervista, rilasciata in prima serata su Rai Due, a Belve con Francesca Fagnani.
L’attore romano si è raccontato senza peli sulla lingua svelando il momento forse più difficile della sua vita, quello che lo ha visto entrare in contatto con la dipendenza da cocaina: “Ne sono stato dipendente e ne sono uscito perché c’era qualcosa di importante: i figli. Quando ti rendi conto che ti sei trovato in una situazione in cui dovevi essere lucido e non lo eri. E allora, per fortuna, lo spavento o la responsabilità’ che solo tu puoi avere in quel momento, ti costringono a tornare lucido. E cosi è stato”.
Il problema, è riuscito a risolverlo da solo, senza l’aiuto di nessuno, pare proprio che l’amore per la sua famiglia sia stato sufficiente per capire che quali fossero le cose davvero importanti della vita e il perchè in nessun modo doveva rischiare di perderle.
Certamente un momento molto difficile dal quale uscire fuori quello dell’attore romano, che proprio nella sua intervista a Belve, conferma per la prima volta in televisione la fine del suo matrimonio con Francesca Neri, alla quale è stato legato per moltissimi anni e con cui ha anche un figlio Rocco, il più piccolo.
“Oggi non c’è dolore. Il dolore c’è stato prima. C’è semmai il dispiacere di non essere stato, di non essere stati, in grado di arrivare sino in fondo” ha svelato il romano che poi parlando in generale dell’amore ha ammesso: “Sono stato amato più di quanto ho amato io. Ancora ho da imparare in materia”. Davvero il massimo della sincerità la sua, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto e dal quale non si è mai tirato indietro.
Ad ogni modo, il suo successo è davvero fuori discussione, anche se nella sua lunga confessione a Francesca Fagnani non ha mancato di mandare qualche piccola frecciatina a quello che a tutti gli effetti lui stesso definisce il “circolone”, lo stesso dal quale si è sempre voluto mantenere estraneo, forse pagandone anche le conseguenze.
“Verrò ricordato per Vacanze di Natale e i Cesaroni” ammette e per chi gli chiede se nel suo ambiente ci sia snobbismo nel suo confronti, non ha dubbi: “Secondo me sì. Perché non ho mai fatto salotto, non li riconosco, non so come si chiamano, non vado alle prime”.