Tragedia migranti: contromossa Frontex che addossa responsabilità

Steccato di Cutro, tragedia migranti: arriva la contromossa da parte di Frontex che spiazza tutti e che addossa le responsabilità ad altri per quello che è accaduto 

Contromossa Frontex
Steccato di Cutro, tragedia migranti (Ansa Foto) Notizie.com

Quasi un mese fa (precisamente tra quattro giorni) la tragedia di Steccato di Cutro (provincia di Crotone) riguardante i migranti. Proprio nella giornata di ieri la Guardia Costiera ha rinvenuto un altro corpo. Un’altra vittima che è stata restituita dal mare. Si tratta dell’88ma di questa tragedia che non ha colpito solamente una città, ma un Paese intero. Successivamente sono partite le indagini da parte della magistratura italiana. La stessa che sta cercando di capire cosa sia potuto accadere quel giorno del 26 febbraio, tra la notte e l’alba. Nel frattempo, però, arriva la mossa da parte di Frontex che lascia completamente spiazzati tutti.

L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, a quanto pare, ha deciso di addossare le colpe all’Italia. Sì, avete letto bene. Visto che, fanno sapere, loro non hanno alcun tipo di responsabilità per quanto riguarda corpi in mare. Nella giornata di ieri, martedì 21 marzo, il direttore esecutivo della stessa agenzia Ue, Hans Leijtens, si è recato al Parlamento europeo. Nell’occasione ha fatto sapere che ogni decisione operativa spettava al capo del nostro Paese, dopo che l’aereo Frontex aveva segnalato l’accaduto per far intervenire la Guardia di Finanza o altre autorità.

Cutro, tragedia migranti: Frontex scarica le colpe all’Italia

Frontex scarica colpe
Steccato di Cutro, tragedia migranti (Ansa Foto) Notizie.com

Lo stesso direttore ha continuato dicendo che le immagini che erano state condivise in quel momento, ed in tempo reale, mostravano una imbarcazione che non era in pericolo. Almeno sino a quel momento, ma che la stessa “sollevava interrogativi”. Tutto il resto era una decisione che spettava solamente al nostro Paese. Proprio da quel momento in poi l’Italia ha dato il ‘via libera’ per un controllo di polizia sul posto con le motovedette della Gdf. Per via del mare mosso non sono riusciti a raggiungere il caicco.

In quel momento, quindi, la barca non era in pericolo. Tanto è vero che la navigazione stava andando avanti senza problemi. Possibile che a causare il naufragio sia stata una stecca colpita dal timoniere della stessa. Un qualcosa che, ovviamente, le forze italiane non potevano affatto prevedere. In conclusione il direttore fa sapere che Frontex, a prescindere, lancia un “may-day” per segnalare qualche pericolo o altro. Anche se quel segnale non sarebbe stato inviato all’Italia.

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