Sulla base dei suoi dialoghi, nei confronti dell’attuale deputato dei Moderati vengono anche contestati i presunti reati di traffico di influenze. L’indagine si sta svolgendo a Palermo, nell’ambito della vicenda della maxi-fornitura alla Regione Siciliana di guanti e tute anti-Co-vid dalla Cina
L’attuale deputato di Noi Moderati, Francesco Saverio Romano, è indagato a Palermo per traffico di influenze e frode in pubbliche forniture. L’ex ministro berlusconiano è coinvolto nella vicenda della maxi-fornitura alla Regione Siciliana di guanti e tute anti-Covid dalla Cina, avvenuta nell’estate 2020. Insieme a lui sono indagati per gli stessi reati, anche il titolare della European Network Tlc srl (Ent) – fornitore della Regione – l’editore croato Andelko Aleksic, e l’imprenditore Vittorio Farina, che per i pubblici ministeri avrebbe svolto un ruolo di agente “di fatto”.
Come riportato da Il Fatto Quotidiano, i contatti tra Farina e Romano sono stati documentati dal Nucleo di Pef della Gdf di Roma, da cui si evincerebbe che l’ex ministro palermitano sarebbe stato l’anello di congiunzione tra la Ent e la Regione Siciliana, all’epoca guidata dall’attuale ministro Nello Musumeci (estraneo all’inchiesta). Secondo la Guardia di Finanza, infatti, Romano ha ricevuto dalla società di Aleksic “un bonifico di 58.784 euro sul conto co-intestato con la moglie“, segnalato come “Operazione sospetta” in quanto “priva di causale“. Lui l’ha sempre definita una “semplice consulenza“.
Alla Ent fu commissionata “dalla Protezione civile Sicilia la fornitura di un milione di guanti in nitrile top glove“, per un valore totale di 5.387.000 euro. In un’intercettazione del 14 luglio 2020, c’è Aleksic che parla con Farina. “Per la Sicilia sto facendo l’ordine per mandare giù i guanti, 120 mila box, 20 mila di questi cento, vuoi che li mandi in nitrile?“, è la domanda l’imprenditore. Questa invece la risposta di Farina: “Vedi tu, mischia un po’“. Secondo gli inquirenti, il passe-partout per l’Isola è Romano, al quale in un’altra intercettazione del 14 luglio Farina chiede: “Sono in ardente attesa che tu vada. Poi lo vedi stasera?“. “E certo che lo vedo, certo che lo vedo“, replica l’ex ministro. “Niente. So che se lo vedi darai grandi soddisfazioni al tuo amico Vittorio“, insiste Farina. “Ci mancherebbe(…) Ti chiamo io. Un abbraccio, ciao“, conclude Romano.
All’indomani Farina sente di nuovo Aleksic: “Per quanto riguarda la cosa grossa, il nostro amico, a Roma, ha appuntamento per fargli dare la copertura“. E fa riferimento a una quarta persona. “Lo incontriamo non sa se a Catania, perché lui sta tutto il giorno ad Agrigento per delle ispezioni e la sera rientra a Catania (…) Io, te, Saverio (Romano, ndr) e lui per imbastire il contratto nuovo dove lui è pronto a farcelo fare tutto a noi, e aspetta che Saverio gli dà l’ok da Roma per la copertura finanziaria (…)“. Dalla Sicilia l’Ent ha ricevuto un secondo ordine per “tute e camici” da 4 milioni 750 mila euro, operazioni che portano la firma dei dirigenti regionali Calogero Foti e Salvatore Cocina, non indagati. “Domani – dice ancora Farina – vado in Sicilia per farti fare un sacco di ordini, ormai lavoro solo perte, domani vado giù alla Protezione civile ho appuntamento alle cinque“.