L’uomo si è presentato al derby della Capitale indossando la divisa della Lazio personalizzata con il numero 88. Il Comune di Roma e il club biancoceleste hanno annunciato l’intenzione di costituirsi parti civili
Le forze dell’ordine hanno identificato il tifoso che domenica scorsa è stato immortalato in tribuna allo stadio Olimpico nel corso del derby tra Lazio e Roma con indosso la maglietta biancoceleste personalizzata con il nome “Hitlerson” e il numero 88, chiaro riferimento al saluto nazista. Come anticipato questa mattina da Repubblica, si tratta di un ragazzo tedesco simpatizzante del club romano, che è stato scovato dalle forze dell’ordine grazie alla visione dei filmati delle telecamere dell’impianto sportivo.
L’uomo è stato identificato insieme con altre due persone e la loro posizione è ora al vaglio degli inquirenti. Da quanto si apprende, il cittadino tedesco si sarebbe introdotto allo stadio senza avere la maglietta addosso. Questa sarebbe stata poi indossata solo a derby cominciato. Nella serata di ieri Roma Capitale si è ritenuta “parte offesa rispetto alla inaccettabile pagina di cori antisemiti e di altre manifestazioni vergognose a cui tutti hanno assistito domenica scorsa sugli spalti dello stadio Olimpico, in occasione del Derby“.
Motivo per il quale l’Amministrazione cittadina ha annunciato che si costituirà parte civile in caso di un eventuale giudizio: “Le istituzioni e il mondo del calcio non resteranno in silenzio e faranno fronte comune nel contrastare qualunque forma di intolleranza negli stadi, sia nel rispetto della memoria di milioni di vittime causate dalle ideologie razziste e antisemite che in quello per le tante persone che vogliono continuare a frequentare gli stadi e tutti i luoghi dello sport“.
Lo stesso ha fatto anche la stessa Lazio, che ha condannato gli episodi di cori antisemiti e la diffusione sui social dell’immagine del tifoso con la maglia con scritto “Hitlerson”, ribadendo ufficialmente la propria estraneità a certe condotte, con intenzione di “costituirsi parte civile per il risarcimento dei danni provocati“, dopo essersi attivata immediatamente all’opera per individuare i responsabili e “inibirne l’accesso allo stadio“. La società biancoceleste, si legge sul sito, è sempre stata “in prima linea, in particolare con l’attuale presidenza, nel condannare pubblicamente, prevenire e reprimere senza riserve qualsiasi manifestazione o azione discriminatoria, razzista o antisemita“. Contro azioni di questo tipo, “che nulla hanno a che fare con il tifo sano“, il club ha sempre rivolto condanne “puntuali e mai generiche, supportate da iniziative specifiche volte a prevenire e combattere tali fenomeni“.