Nomine società pubbliche, il governo Meloni sceglie i vertici: gli ultimi aggiornamenti in merito
L’obiettivo della Meloni e del suo governo è fin troppo chiaro: ovvero di imprimere con delle nomine in sintonia con il sistema economico del nostro Paese. Soprattutto per le società strategiche che vadano a rafforzare gli interessi. La stessa premier, ancora una volta, ci ha tenuto a ribadire che sarà lei a decidere i vertici sia di Eni che Enel. Questo l’avviso che è stato fatto agli alleati della maggioranza di governo. In merito alla nomina dell’azienda citata in precedenza potrebbe essere, ancora una volta, una donna come presidente. Si fa, sempre di più, il nome di Giuseppina Di Foggia. Quest’ultima, attualmente, è al comando di ‘Nokia Italia’.
Molto in basso le quotazioni di Lucia Morselli (in uscita dall’ ex-Ilva). Soprattutto dopo gli ultimi battibecchi avuti con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti al Mise. Non solo: ha avuto anche uno screzio anche all’attuale ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. La nomina per il vertice di Leonardo (ex-Finmeccanica) probabilmente è considerata quella più difficile. La cosa certa (a meno di clamorosi colpi di scena) è che è Alessandro Profumo non verrà riconfermato. A sostituirlo ci sarà Lorenzo Mariani, manager del costruttore europeo di missili Mbda.
Nomine società pubbliche, gli ultimi aggiornamenti dai vertici
L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi verrà riconfermato. Questione che riguarda Poste Italiane: anche qui non dovrebbero esserci dubbi visto che dovrebbe rimanere al suo posto l’attuale amministratore delegato Matteo Del Fante ed il suo braccio destro Giuseppe Lasco. Gli stessi che sono stati protagonisti di un cambiamento epocale del gruppo.
Per quanto riguarda i vertici dell’Enel pare che l’ad Francesco Starace è pronto a farsi da parte. Al suo posto, come favorito numero uno, spunta il nome di Stefano Donnarumma, attuale ad di Terna. Proprio negli ultimi giorni si è incontrato con il presidente del Milan Paolo Scaroni, ex ad di Enel ed Eni (sponsorizzato da Silvio Berlusconi). Non è da escludere che possa essere nominato presidente. Sull’Ad la Lega spinge per una soluzione diversa: spunta il nome di Flavio Cattaneo (Italo).