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Siroki-Brijeg, il paese simbolo dell’amore indivisibile
Published by
Paolo Colantoni
2 anni ago
In Croazia, a poco più di mezz’ora da Medjogorje, c’è un paese, con poco più di 30.000 abitanti, dove la fede nel matrimonio è rimasta indissolubile
Negli ultimi anni il numero delle separazioni e dei divorzi è aumentato in modo notevole. Un dossier pubblicato recentemente e che faceva riferimento ai dati del 2022, aveva messo in evidenza dei dati sconfortanti: se le coppie in tutta Europa che si erano sposate erano circa un milione e quattrocentomila, i divorzi erano stati più della metà: 750.000. Se a questi dati si aggiungono le separazioni (momentanee o definitive), diventa sempre più evidente la constatazione che il sacramento del Matrimonio sembra essere stato accantonato dalle coppie.
Ma fortunatamente, esistono anche delle eccezioni. Paesi in cui il vincolo matrimoniale viene rispettato e il valore della famiglia resta inattaccabile. A Siroki-Brijeg, città che si trova a poco più di mezz’ora da Medjougorje, si distingue dal resto del mondo. Tra i suoi 30.000 abitanti (di cui 20.000 parrocchiani), non si sono infatti mai registrati divorzi. Un meraviglioso caso di fedeltà ad uno dei Sacramenti più belli e importanti e una grande testimonianza di fede. Il popolo croato l’ha saputa mantenere in modo incrollabile, nonostante attacchi, guerre e persecuzioni, prima per mano dei musulmani turchi, poi dei comunisti. Nel 1945 Siroki-Brijeg fu sconvolta dalla strage di oltre 66 frati francescani. occisi dai partigiani comunisti durante la Seconda Guerra Mondiale
Il 7 febbraio 1945 divenne la sede della terribile strage di 66 frati francescani, ad opera di partigiani comunisti durante la Seconda Guerra Mondiale. L’essere costretti a richiamare i motivi della propria fede porta sempre ad una saggezza e alla voglia di diventare impermeabili a certe abitudini. Una delle grandi capacità degli abitanti di questa città è stata la comprensione che il matrimonio è indissolubilmente legato alla croce di Cristo. Secondo la tradizione croata, quando una coppia si prepara a sposarsi, non gli viene chiesto di cercare la persona perfetta. La domanda che ogni sacerdote croato pone agli sposi è: “Hai trovato la tua croce. È una croce per amarla, per portarla con te, una croce che non si butta ma si fa tesoro”. La croce, per tutti i cristiani, rappresenta la condizione per trovare la salvezza personale. Gli sposi trovano nel matrimonio la realizzazione della propria vocazione. Se uno abbandona l’altro, abbandona Cristo.
Il rito del matrimonio e il bacio della croce
Quando arriva il momento di scambiarsi i voti, la sposa mette la mano destra sul crocifisso e lo sposo mette la mano sulla sua, in modo che le due mani siano attaccate alla croce. Il sacerdote copre le loro mani con la sua stola mentre proclamano le loro promesse, secondo il rito della Chiesa, di essere fedeli l’uno all’altro, nelle gioie e nelle pene, in salute e in malattia, fino alla morte. Successivamente gli sposi non si baciano, ma entrambi baciano la croce. Coloro che contemplano il rito possono capire che se uno dei due abbandona l’altro, abbandona Cristo sulla Croce. Una volta messo piede nella nuova casa, gli sposi mettono il crocifisso in un luogo preciso, trasformandolo nel luogo di preghiera di tutta la famiglia. Preghiera alla quale ci si affida per superare i problemi e le piccole (o grandi) crisi che ogni famiglia vive.