Continuano gli investimenti sulla tabacchicoltura, in Italia si arriva a 500 milioni di euro per poterla valorizzare.
E’ una decisione che proprio nelle ultime ore è diventata sempre più importante e su cui il Governo è a lavoro per l’intesa programmatica tra loro e la Philip Morris Italia che è poi affiliata alla Philip Morris International: l’obiettivo è quello di valorizzare la tabacchicoltura.
Nello specifico, questo tipo di accordo prevedere un investimento da parte della società di circa 80 milioni di euro all’anno con lo scopo di collaborazione ancora per molto tempo e anche un continuo di investimento che possa arrivare a raggiungere i 500 milioni di euro per l’acquisto di tabacco da comprare e da coltivare in Italia.
Insomma qualcosa di davvero importante su cui anche in passato si è cercato di parlare con i vertici del Governo, ma che adesso con il passare dei giorni sembra sempre di più diventare una realtà vera e propria. Approfondiamo ancora di più l’argomento.
Come detto prima, il Governo è a lavoro per portare avanti un accordo con la società Philip Morris, in modo da fare avanzare sempre di più le coltivazioni di tabacco in Italia.
L’accordo prevede un investimento da parte di Philip Morris di circa 80 milioni di euro l’anno e se le cose dovessero andare bene e in porto cosi come prefissato, la Philip Morris Italia potrà poi collaborare proprio a stretto contatto con il Governo Italiano per potere supportare al meglio la filiera e nel cercare di rendere il settore sempre più competitivo.
“L’accordo riveste grande importanza per il comparto e in particolare per l’Umbria, che produce circa il 35 per cento del tabacco nazionale, con una produzione di altissima qualità” sono queste le parole dell’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, che in particolare ha anche sottolineato con grande attenzione un particolare ancora più importante, aggiungendo: “Straordinaria novità legata alla durata di questa intesa che, rinnovando gli accordi precedenti, avrà per la prima volta una validità quinquennale, fino al 2020, coincidendo con la programmazione per lo sviluppo rurale”.
Insomma si tratta davvero di un passo importante che qualora si dovesse concretizzare, potrebbe essere un passo in avanti per l’economia del nostro Paese anche dal punto di vista del settore agricolo che in alcuni casi viene sottovalutato, ma che invece è davvero molto importante proprio come tanti altri settori.