L’ex giocatore pluriscudettato con il Petrarca Padova Andrea Rinaldo ha vinto lo “Stockholm Water Prize 2023”, assegnato dall’Accademia reale delle scienze
Dal 1993, il 22 marzo in tutto il mondo si celebra il World Water Day. La ricorrenza fu istituita dalle Nazioni Unite con la famosa risoluzione A/RES/47/193, sulla base delle decisioni prese l’anno prima a Rio de Janeiro durante la United Nations Conference on Environment and Development, meglio nota come il Summit della Terra, la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente.
Dal 1991, lo Stockholm Water Prize viene assegnato a persone e organizzazioni per straordinari risultati legati all’acqua. Il Premio è assegnato dallo Stockholm International Water Institute in collaborazione con l‘Accademia Reale Svedese delle Scienze e presentato da sua maestà il re Carlo XVI Gustavo di Svezia, che è il patrono ufficiale del Premio.
L’acqua è fonte di vita
Fin da bambini ci è stato insegnato quanto sia fondamentale l’acqua per la vita sulla terra e quindi quanto sia importante salvaguardare ogni forma d’acqua esistente sul nostro pianeta evitando inutili sprechi. Stiamo forse vivendo anche il momento più buio da questo punto di vista, con la cronica mancanza di pioggia e di neve sulle montagne tanto da far innalzare il livello di pericolo per l’incombente siccità, quasi all’allarme rosso. Rendere più equa la distribuzione dell’acqua esistente sulla terra è forse la sfida del prossimo futuro e proprio su questo si è impegnato negli ultimi anni Andrea Rinaldi, lo scienziato italiano nato a Venezia e che quindi fin dalla nascita ha avuto modo di capire l’importanza assoluta di questa fondamentale forma di vita. “L’acqua per me è casa: Venezia, dove sono nato e cresciuto. E l’acqua è famiglia: mio nonno aveva un’impresa di costruzioni marittime, mio padre, un fratello, mio suocero e mio cognato sono ingegneri idraulici come me, uno dei miei figli ha un dottorato in Ingegneria costiera. Il mio sogno era (ed è) di aiutare a salvare Venezia, la città che di acqua vive, ma di acqua rischia di morire”, queste le parole dello scienziato italiano appena insignito, primo accademico italiano, del premio Nobel dell’acqua, come viene chiamato il prestigioso riconoscimento Stockholm Water Prize 2023 istituito dal 1991 dallo Stockholm International Water Institute.
L’acqua è un bene di tutti
Il prestigioso riconoscimento arriva proprio in coincidenza con la giornata mondiale dell’acqua. Il 22 marzo infatti in tutto il mondo si celebra il World Water Day, mentre la cerimonia di premiazione si terrà nella Sala d’oro della city Hall di Stoccolma alla presenza di Re Carlo XVI, il 23 agosto prossimo. Andrea Rinaldi ha un importante passato da sportivo, è stato infatti un eccellente giocatore di rugby per il Petrarca Padova e seconda linea della Nazionale italiana di rugby, oltre che consigliere federale della stessa federazione della palla ovale prima di dedicare i suoi studi all’acqua. “L’acqua è un bene di tutti”, dice il docente, “un bene essenziale, a migliaia sono vissuti senza amore, non uno senz’acqua. Le mie ricerche e quelle delle persone che in questi anni hanno lavorato con me, avevano e hanno come scopo quello di rendere equa la distribuzione dell’acqua per tutti nel contesto di una generale progressiva riduzione delle disuguaglianze sociali ed economiche e di una corretta percezione ecologica dei processi controllati dall’acqua”.
