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Economia

Dichiarazione dei redditi, cosa rischia chi non la presenta

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Marco Ercole

Si avvicina l’appuntamento annuale con l’obbligo fiscale riservato a tutti i contribuenti italiani, che devono presentare il documento all’Agenzia delle Entrate entro le scadenze previste dalla legge. In caso contrario, infatti, scattano le sanzioni

La dichiarazione dei redditi è un’operazione che ogni anno coinvolge milioni di italiani. È un momento cruciale per gli amministratori delle finanze, in quanto rappresenta una fonte di entrate importanti per il bilancio dello Stato. Il documento consente di riscuotere le tasse dovute dai contribuenti e di individuare eventuali comportamenti scorretti in materia fiscale. Ma cosa succede a chi non presenta la dichiarazione dei redditi nei tempi previsti? Innanzitutto, è importante sottolineare che la dichiarazione dei redditi deve essere presentata entro una data precisa, che viene stabilita ogni anno dall’Agenzia delle Entrate.

Cosa rischia chi non presenta la dichiarazione dei redditi (Ansa) – Notizie.com

In genere, la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi è fissata tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, ma può variare in base alle circostanze. Quest’anno, nello specifico, sono queste le date da ricordare:

  • 30 aprile 2023, modelli precompilati messi a disposizione
  • 31 maggio 2023, inizio dell’invio del 730
  • 30 settembre scadenza 730/2023
  • 25 ottobre 2023 per 730 integrativo
  • 30 novembre 2023, la fine della stagione dichiarativa

Se un contribuente non presenta la dichiarazione dei redditi entro la scadenza prevista, rischia di incorrere in sanzioni. In particolare, l’Agenzia delle Entrate potrebbe emettere un avviso di accertamento, che implica il pagamento di una multa. Inoltre, potrebbero aggiungersi interessi di mora, che si accumulano giorno dopo giorno fino al momento del pagamento.

Dichiarazione dei redditi, scadenze e rischi

Nel 2023, la normativa prevede che la multa per la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi ammonti al 120% dell’imposta dovuta, con un importo minimo di 200 euro e un massimo di 1.200 euro. Inoltre, per i contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi in ritardo ma entro i 90 giorni successivi alla scadenza prevista, la multa si riduce del 50%. Tuttavia, se si supera il limite dei 90 giorni, la sanzione sarà del 240% dell’imposta dovuta.

A fine aprile saranno messi a disposizione i nuovi moduli pre-compilati (Ansa) – Notizie.com

Oltre alle sanzioni previste dalla legge, chi non presenta la dichiarazione dei redditi potrebbe anche avere problemi con le banche e le finanziarie. Infatti, molte istituzioni richiedono la dichiarazione dei redditi per concedere prestiti o per verificare la solvibilità del richiedente. Senza, quindi, potrebbe essere difficile ottenere l’approvazione per finanziamenti o altre forme di credito. Presentare la dichiarazione nei tempi previsti è dunque un obbligo fiscale che tutti i contribuenti devono rispettare. E chi lo fa rischia di incorrere in sanzioni e di avere problemi con le istituzioni finanziarie.

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