Debora Serracchiani e Alessandro Zan dopo gli emendamenti del Governo alla proposta di legge presentata dal Pd sulle madri detenute
Nuovo, pesante attacco del Partito Democratico al Governo sul tema delle detenute madri. Ieri la commissione Giustizia della Camera ha approvato alcuni emendamenti (a firma Carolina Varchi di Fratelli d’Italia), con il parere favorevole del Governo, che modificano la proposta di legge presentata dal Pd (a prima firma Serracchiani) sulle detenute madri. Le proposte di modifica prevedono che le madri scontino la pena in carcere e non negli Istituti a custodia attenuata per detenute madri, in caso di recidiva e cancellano la norma che prevede lo slittamento della pena per le donne incinte o con un figlio che abbia meno di un anno.
“A questo punto l’accanimento della maggioranza contro i bambini è una certezza”, ha dichiarato Debora Serracchiani in una conferenza stampa organizzata all’esterno della Camera e che ha visto la presenza di Alessandro Zan, Chiara Gribaudo e Federico Gianassi. “Ogni giorno questa destra dà prova di incredibile disumanità. Vittime della cecità ideologica questa volta sono i bambini e le bambine di detenute madri. Abbiamo fatto un gesto molto forte rinunciando a portare il testo in aula”.
L’esponente del Partito Democratico, che aveva presentato la legge, è molto dura: “Da Governo legge e ordine siamo passati al Governo disumanità e inciviltà. Noi come segno di civiltà e anche perché ci crediamo molto avevamo depositato la pdl con la volontà di far uscire dal carcere i bambini e le bambine che pagano colpe che non hanno e sono costretti a vivere in un carcere. Il testo – ricorda Serracchiani – aveva già avuto l’ok della Camera nella passata legislatura, oggi siamo di fronte a una situazione veramente vergognosa che ha visto l’iniziativa di Fdi e Lega che ha voluto modificare il testo così anche le donne incinte e con bambini fino a un anno di età entrerebbero in carcere. Per dare un segnale a una maggioranza sorda alle istanze di civiltà del paese e alle esigenze della minoranza abbiamo ritirato il testo”.
Zan: “Si è rotto il rapporto di fiducia”
Durissimo anche Alessandro Zan: “Abbiamo chiesto al procedura d’urgenza convinti che questa legge fosse accettata da tutti. Fratelli d’Italia invece ha fatto un vero e proprio blitz, presentando all’ultimo delle riformulazioni agli emendamenti, senza che noi avessimo il tempo di vederli bene. Quando li abbiamo studiati abbiamo capito la trappola. Loro non erano interessati a far uscire i bambini dal carcere, ma a peggiorare la legge esistente, modificando l’articolo 146 del Codice Penale che prevede non di scontornare le pene alle donne incinta, ma di spostare l’esecutività della pena. Hanno usato la nostra proposta come un autobus per fare le loro schifezze e stravolgere il significato della legge. Si è rotto il rapporto di fiducia. Siamo sconvolti e amareggiati”.