La Corte di Cassazione si è espressa sulla questione della legittimità di bloccare un parcheggio per un’auto che sta arrivando
Oramai trovare un parcheggio in città, mattina, pomeriggio o sera che sia, può essere un’operazione stressante e soprattutto frustrante e questo può avere conseguenze, oltre che sulla salute dei cittadini, anche sulla qualità dell’aria che respiriamo. Infatti, la ricerca di un posto auto libero aumenta il traffico veicolare e l’inquinamento atmosferico, e fa crescere il livello di stress e di ansia dei guidatori.
Quando con la coda dell’occhio intravediamo come una chimera quel posto libero tra due macchine, mentre da molti minuti giriamo come trottole alla ricerca di un parcheggio, saremmo in grado di fare di tutto per non lasciarcelo sfuggire, fino ad arrivare, a volte, a far scendere il passeggero dall’auto per “prenotarlo”. Ebbene, forse non tutti lo sanno, ma questo modo di fare è stato oggetto anche di una sentenza del giudice con esito sorprendente.
Occupare a piedi un posto auto libero in attesa della macchina
Alzi la mano a chi non è capitato di girare per minuti e minuti in tondo alla ricerca spasmodica, quasi disperata, di un parcheggio? Operazione ai giorni nostri resa oramai sempre più complicata da divieti, strisce blu e isole pedonali che rendono praticamente la vita impossibile agli automobilisti, soprattutto nei centri storici delle città. Tuttavia, alcuni automobilisti decidono di riservarsi un posto parcheggio in modo ambiguo, ovvero bloccando il posto con il proprio corpo o con oggetti personali, rendendo difficile o impossibile il parcheggio ad altri, in attesa del sopraggiungere della macchina. Situazione che molte volte è stata anche causa di discussioni tra la persona che sta “prenotando” il parcheggio e l’automobilista che si sente defraudato di quello che aveva già immaginato come un colpo di fortuna. Ma è lecito bloccare un parcheggio libero a piedi in attesa dell’arrivo della macchina amica? Una sentenza della Cassazione del 2022 ha chiarito definitamente la questione.
La Corte di Cassazione infatti si è espressa molto chiaramente sulla questione della legittimità di bloccare un parcheggio per un’auto che sta arrivando e lo ha fatto in maniera affermativa. Quindi bloccare uno stallo di sosta in attesa che arrivi l’auto è una procedura ammessa ai sensi della legge. Mentre ostruire il passaggio a un’auto, parcheggiando la propria in modo incivile, tanto da non lasciarla passare, fa scattare il reato di violenza privata e non solo, quindi, una semplice multa per violazione del codice della strada, a carico di chi blocca l’uscita o l’entrata da o per un garage, un cancello, un box auto, l’ingresso a un cortile, un edificio o un negozio, invece a piedi si può fermare un parcheggio libero in attesa del sopraggiungere della macchina. Sempre che non si verifichi un’invasione di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, perché tenere il posto parcheggio per un’altra auto è giuridicamente equiparato a una delega, che non necessita di una forma scritta, ma può essere anche un accordo verbale.