Twich conferma tutto: ci sarà la divisione dei ricavi

Twich conferma la decisione che aveva annunciato anche in precedenza: i ricavi saranno divisi al 50%. Approfondiamo il discorso.

La decisione è stata presa in maniera ufficiale, la piattaforma Twich ha deciso infatti di non indietreggiare circa la sua posizione che aveva già annunciato a Settembre 2022 e per questo ha nelle scorse ore confermato la divisione dei ricavi con gli streamer.

Twich
Twich, foto fonte Google, Notizie.com

Il tutto sarà un 50/50 estesa anche ai top streamer, ricordiamo infatti che in passato erano stati concessi ad alcuni top streamer dei contratti di favore che contavano una percentuale di 70/30, ma adesso le cose sono cambiate e la situazione sembra essersi normalizzata, forse in modo ancora più giusto e corretto.

Il problema di fondo erano infatti i pochi ricavi che avevano portato alcuni streamer ad abbandonare la piattaforma per passare alla concorrenza come ad esempio, quella di  YouTube e Kick in particolare. Provocando non pochi danni a Twich che adesso pare essere tornata sui suoi passi, senza nessuna intenzione i cambiare idea ancora una volta.

Twich torna sui suoi passi: contratto 50/50 con gli streamer

Proprio cosi, la decisione è stata confermata, la piattaforma Twich ha deciso di aprire un contratto al 50/50 con gli streamer che in passato per via dei pochi ricavi erano anche passati alla concorrenza, provocando non pochi danni alla piattaforma stessa.

Twich, foto fonte Google, Notizie.com

Ad avere dato conferma della situazione sono state le parole del Chief Product Officer Tom Verrilli e del Chief Monetization Officer Mike Minton che in una lunga intervista per The Verge, hanno detto: “che Twitch sta lavorando ad altri strumenti per far monetizzare gli streamer, oltre a quelli già disponibili, enfatizzando il successo del nuovo sistema di pubblicità, che pare aver ricevuto molti feedback positivi da quando è stato implementato”.

Ma non è tutto, ad essere stato preso in considerazione è stato anche il sistema di pubblicità, per cui lo stesso Minton ha spiegato come la piattaforma stia valutando il piazzamento degli spot e la loro intrusività specialmente quando uno spettatore di un canale potrebbe essere in qualche modo demotivato a seguirlo.

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