In merito alla questione delle auto elettriche e non solo, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha rilasciato una intervista al ‘Quotidiano Nazionale’
Non si tratterebbe affatto della prima volta che si parla di questa questione, ma Adolfo Urso non ci sta e ribatte. L’attuale ministro delle Imprese e del Made in Italy ha voluto lanciare un altro messaggio al commissario Franz Timmermans. A quest’ultimo è stata inviata una lettera che porta la firma di altri ministri, come Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin. Gli stessi chiedono che nel caso in cui la Commissione non dovesse accogliere le proposte sul biocarburante e sull’idrogeno allora voteranno contro. Anche se vede un po’ di luce in fondo al tunnel ed un po’ di puro ottimismo in tutto questo.
Queste sono alcune dichiarazioni che il ministro ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale‘: “Sono convinto che, alla fine, prevarrà la ragione“. Come riportato in più di una occasione conferma, ancora una volta, il suo pensiero sull’elettrico: “Non stiamo parlando di religione, ma di una tecnologia“. Non solo, ha voluto dare anche altri “consigli” per poter raggiungere, alla fine, lo stesso obiettivo. Ovvero quello di poter utilizzare anche altre tecnologie a riguardo come: “I combustibili sintetici come chiede la Germania ma anche i biocombustibili o l’idrogeno come noi sollecitiamo“.
L’appello di Urso è fin troppo chiaro: “In tutto questo ci vuole una visione di neutralità tecnologica“. Tra l’altro usando, come paragone, l’Unione Sovietica. Spiegando che solamente in quel Paese ci si piegava alla scienza dell’ideologia. Nel caso in cui in Europa dovessero essere esclusi i motori endotermici sarà un grande problema per l’Italia. Soprattutto dal punto di vista del lavoro visto che almeno 80mila posti sono a serio rischio. Ci tiene a ribadire che il governo è favorevole agli “obiettivi green” ed anche all’utilizzo di ogni tecnologia.
Affinché si possa arrivare ad uno scopo. Senza, però, impoverire i cittadini. In conclusione parla anche delle continue polemiche per quanto riguarda i balneari e non solo: “Vogliamo preservare il proprio tessuto sociale e produttivo“. Sulle riforme “Stiamo proseguendo senza farci tirare per la giacca. Nel prossimo Cdm esamineremo il nuovo ddl sulla concorrenza, ci saranno altre novità in favore di imprese e consumatori, nell’energia come nel commercio“.