In Francia non si placano affatto le proteste da parte dei manifestanti: continuano gli scontri con le forze dell’ordine sulla ‘Riforma delle pensioni’. A Parigi la situazione non è per nulla tranquilla
La situazione in Francia non è per nulla delle migliori. Si è arrivato al nono giorno di proteste da parte dei manifestanti contro la riforma delle pensioni. Ovvero quella che innalzerà da 62 a 64 anni l’età minima per poter lasciare il lavoro. Soprattutto a Parigi dove si sono verificati scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Proprio nella capitale c’è stato un maxi-corteo in cui sono avvenuti arresti e scontri. Proprio come è avvenuto in altre società. Secondo quanto riportano alcune fonti locali pare che la manifestazione, in un primo momento, si avvenuta nella migliore maniera pacifica.
Fino a quando, ad un certo punto, non si sono inseriti un centinaio di black bloc che hanno prima attaccato un fast food. Successivamente hanno rotto le vetrine di una banca e quelle di un piccolo supermercato. Poi hanno distrutto panchine e pensiline. Un qualcosa che, con le proteste ovviamente, non ha nulla a che fare. Subito dopo la fine della manifestazione (quella pacifica) i violenti hanno appiccato fuochi ai cassonetti ed hanno lanciato successivamente petardi. Sono intervenuti i poliziotti che hanno caricato i giovani e lanciato lacrimogeni sulla piazza. In quel momento si sono creati attimi di caos anche con persone che se ne stavano per fatti loro.
Nel frattempo, a Bordeaux, la situazione non è affatto delle migliori. Alcuni violenti hanno fato in fiamme il grande portale di legno dell’ingresso al Comune. Le forze dell’ordine hanno cercato, in tutti i modi, di intervenire. Fino a quando non sono stati presi di mira dai black bloc che hanno lanciato sassi e bottiglie incendiarie. Nel frattempo aumenta il numero delle persone arrestate: si è saliti a quota 172. Solamente 77 sono avvenuti a Parigi.
Nel frattempo, però, non mancano affatto le proteste da parte del mondo della politica francese. C’è chi non è favorevole a questa riforma e chi invece fa sapere che non ci sono altre soluzioni se non applicare ciò. Il presidente Emmanuel Macron, impegnato a Bruxelles per il Consiglio Europeo, fa sapere. “Questa riforma non è un piacere, non è un lusso, è una necessità“. Parole che non hanno assolutamente fatto trovare d’accordo buona parte della popolazione.