Il ministro Orazio Schillaci a ‘La Stampa’ svela la sua ricetta per rilanciare la sanità e risollevare gli ospedali dopo un lungo periodo non facile.
Il governo lavora ad un maxi decreto per la sanità. Come confermato dal ministro Schillaci a La Stampa, l’esecutivo in questi giorni sta ultimando un provvedimento che ha come obiettivo quello di rilanciare il nostro sistema sanitario dopo anni sicuramente molto difficili anche a causa della pandemia.
Ed è proprio il titolare della Salute ad illustrare nei dettagli quali sono le misure che faranno parte del decreto per rilanciare la nostra sanità: “Stiamo pensando a snellire le liste di attesa, a contrastare la violenza nei pronto soccorso attraverso un procedimento d’ufficio nei confronti degli aggressori. Pensiamo di mettere d paletti all’uso dei gettonisti e, infine, vogliamo defiscalizzare l’indennità di specificità medica per chi lavora nei reparti in prima linea come per esempio emergenza e urgenza“.
Schillaci: “Numero chiuso? Ecco cosa stiamo facendo”
Un altro tema molto discusso in Italia ormai da tempo è quello del numero chiuso a Medicina. E anche su questo il ministro della Salute ha le idee molto chiare e nell’intervista al quotidiano torinese illustra nei dettagli quali sono i piani e gli obiettivi.
“Non pensiamo di abbatterlo – ha detto Schillaci – ma stiamo lavorando per aumentare gli accessi. Io mi chiedo perché si dica sempre che mancano i medici quando poi troviamo con facilità i gettonisti con uno stipendio quattro volte tanto. Allora penso che bisogna rendere più attrattivo il lavoro nel pubblico e questo è uno degli obiettivi“.
Il ministro Schillaci sulle mascherine in ospedali e Rsa: “Devono rimanere luoghi sicuri”
Il ministro Schillaci in questa intervista ha anche confermato che le decisioni sull’obbligo delle mascherine in ospedali e Rsa sarà preso “sulla base delle evidenze scientifiche. Ma si tratta di due luoghi che devono rimanere protetti specialmente dove ci sono persone fragili“. E sul divieto del fumo anche all’aperto il titolare della Salute non ha dubbi: “Non voglio vietarlo a chi lo fa in solitudine, ma non accetto che si mettano a rischio le persone che sono accanto e per questo motivo sulle sigarette tradizionali proseguiremo per la nostra strada. Sulle e-cing, invece, servirà un approfondimento prima di prendere una decisione definitiva“.