La Federazione inglese ha preso subito le distanze. Gli scatti sono stati pubblicati sui social, una provocazione vera e propria (gratuita) alla cittĂ che ha ospitato la sfida tra Italia e Inghilterra. Â
La foto è apparsa sui social e ha scatenato le polemiche, soprattutto la rabbia dei tifosi del Napoli. Storia di contorno di Italia-Inghilterra, prima partita delle qualificazioni a Euro2024. Storia triste, purtroppo. Un tifoso inglese ha portato con sĂŠ una bandiera con su scritto un messaggio vergognoso riguardo Diego Armando Maradona, genio del calcio e idolo indiscusso della cittĂ di Napoli, dove ieri sera si è disputata la ârivincitaâ della finale di Wembley di Euro 2020.
âDiego is in a boxâ, la scritta poco lodevole. Tradotto: âDiego è in una baraâ. Un affronto vero e proprio, la stessa Federcalcio inglese ha preso subito le distanze dal gesto. âCondanniamo fermamente le azioni della persona che si è recata a Napoli con una bandiera che conteneva un messaggio altamente offensivoâ, ha specificato in una nota ufficiale la FA.
âLa questione sarĂ ulteriormente esaminata quando torneremo in Inghilterraâ, ha aggiunto la Federazione. La bandiera è stata esposta durante il viaggio e poi anche per le vie di Napoli, tanti tifosi inglesi hanno pensato bene di divertirsi facendocisi fotografare davanti come se fosse qualcosa di cui andare orgoglioso.
Pessimo gusto e una provocazione che ha cercato, riuscendoci, di turbare la sensibilitĂ dei napoletani. Un insulto gratuito per quello che è stato il piĂš grande rivale calcistico dellâInghilterra. Indimenticabile quanto successo nel Mondiale in Messico del 1986: sfida con lâArgentina ai quarti di finale, la partitissima delle tensioni (per via delle Isole Falkland, o Malvinas in lingua spagnola) e dei due gol segnati dal Pibe de Oro. Uno di mano, lâaltro partendo da centrocampo, smarcando mezza squadra. Le due reti piĂš iconiche della storia del calcio.
La gara disputata a Napoli deve aver accesso la mente dellâilluminato tifoso spingendolo a mostrare con orgoglio la bandiera personalizzata. Uno scempio che ha rovinato una serata di festa (al di lĂ del risultato negativo per gli Azzurri, piegati 1-2), caratterizzata anche da disordini fuori dallo stadio. Nulla di grave, la situazione è rientrata poco prima del fischio dâinizio. La bandiera della vergogna no, sui social non è stata perdonata e sarĂ difficile da dimenticare.