E’ purtroppo la moda del momento, un correttivo dello specchietto rotto e molte sono le vittime che sono cadute nella trappola nel caotico traffico della Capitale
L’allarme è scattato in città dopo le numerose denunce presentate soprattutto da donne, di diverse fasce di età, che hanno descritto l’identico “modus operandi” utilizzato da losche persone che, comunque in abiti sobri ed eleganti e con modi cordiali e garbati, riuscivano a fare leva sulle ignare vittime per indurle a corrispondergli delle somme di denaro, che si aggirano sui 180.00 euro, quale rimborso immediato per la millantata rottura del proprio orologio.
Si moltiplicano i tentativi di raggirare ignare persone, soprattutto donne, con metodi veloci e inaspettati per farsi dare poche centinaia di euro come risarcimento danni o come millantato aiuto per figli o parenti che risultano in quel momento impossibilitati a chiamare l’ignara vittima. Un metodo diverso, più soft, di estorcere denaro senza ricorrere alla rapina vera e propria anzi addirittura convincendo a farsi consegnare il denaro dalla inconsapevole vittima.
L’ennesima trovata per le vie della Capitale per spillare denaro a ignare vittime di fronte a persone senza scrupoli. Dopo lo specchietto rotto è arrivata infatti la moda dell’orologio rotto. Sempre di situazione da traffico caotico stiamo parlando, infatti la truffa dello specchietto verteva sul rumore sordo che in qualche modo veniva provocato sul retro della macchina della vittima che poi veniva affiancata da quella dei truffatori costringendola a fermarsi per constatare l’avvenuta, ma ovviamente millantata, rottura dello specchietto retrovisore.
Una richiesta di poche centinaia di euro per risolvere alla buona la questione senza passare per l’assicurazione che farebbe salire il costo della stessa al rinnovo. L’orologio rotto funziona più o meno nello stesso modo. Il tutto sempre attraverso un sottile gioco di ambiguità, per intenderci, che è figlio, si può dire, di qualsiasi pratica di origine truffaldina.
Sono già tante le segnalazioni arrivate soprattutto alla centrale della Polizia del quartiere Prati, uno dei più di moda nel centro di Roma, sede di studi notarili, avvocati e professionisti in genere. La tecnica è sempre la stessa. In mezzo al traffico caotico di Roma si procede lentamente e affiancati ad altre macchine, quando basta un leggero colpo sul parabrezza laterale o sulla portiera per attirare la nostra attenzione e accorgersi che qualcuno si sta sbracciando per invitarci a fermare.
Morale, ci farà vedere il vetro del suo orologio rotto perché, a suo dire, con la macchina abbiamo toccato il suo braccio e quindi involontariamente rotto il suo orologio. La richiesta sarà come al solito di qualche centinaia di euro per risolvere la pratica senza perdere ulteriore tempo, magari per tornare subito al proprio lavoro. Tante le denunce fatte e tutte con lo stesso comune denominatore: appena si prova a chiamare qualcuno delle Forze dell’ordine il truffatore si dilegua a gambe levate.