Primi segnali di tregua tra Francia e Italia dopo mesi di tensione. Macron al termine del Consiglio Europeo: “Abbiamo chiarito molte cose”.
Il bilaterale tra Meloni e Macron è servito anche a far sparire le tensioni registrate in questi ultimi mesi. Tra Francia e Italia, quindi, è tornata la pace e soprattutto la volontà di collaborare per risolvere diversi problemi come quello dei migranti. A confermarlo è lo stesso presidente francese al termine del Consiglio Europeo.
“Con il premier italiano ci siamo soffermati molto sulla situazione della Tunisia – ha detto Macron, riportato da Il Messaggero – lì c’è una tensione politica ed una crisi economica che stanno portando una pressione migratoria verso l’Italia. Da parte nostra c’è la volontà di agire insieme sia per aiutare il Paese che per fermare i flussi migratori attraverso la cooperazione e il dialogo con il presidente tunisino“.
Lo stesso presidente transalpino ha garantito che nell’incontro sono stati chiariti diversi “argomenti e definite tutte le questioni sulle quali si può agire insieme”.
Il vertice tra Macron e Meloni è avvenuto a margine della prima giornata del Consiglio Europeo di Bruxelles. Si è trattato del primo faccia a faccia dopo le scorse tensioni e, come confermato dallo stesso presidente francese, è stata l’occasione sia di chiarire alcuni punti, ma anche di iniziare una collaborazione per contrastare l’immigrazione irregolare.
Dall’Eliseo hanno fatto sapere di aver parlato anche di guerra e la Francia si è rallegrata per l’accordo trovato per fornire a Kiev munizioni e missili. Roma e Parigi, inoltre, hanno confermato l’intenzione di fornire un sistema di terra-aria di media portata per consentire all’Ucraina di difendersi dagli attacchi di droni, missili e aerei russi”.
Pace fatta, quindi, tra Italia e Francia dopo mesi di assoluta tensione. Roma e Parigi sono pronti ad iniziare una collaborazione per aiutare in particolare la Tunisia e per cercare di fermare gli arrivi dei migranti. Un cambio di passo sicuramente fondamentale e necessario per consentire all’Europa di ritornare ad aiutare il nostro Paese e naturalmente provare a mettere fine a tragedie come quella di Steccato di Cutro.