L’animale si trova dal 1992 rinchiuso dietro le sbarre sul tetto di un palazzo di Bangkok, è infatti il prigioniero del Pata Zoo che si trova al settimo piano di un centro commerciale, vicino a questo posto ci sta solo la natura con capre pigmee in pessimo stato, macachi, uccelli, oranghi. L’esemplare che si trova chiusa in una gabbia di vetro è pero sempre da sola.
In tante occasioni si è cercato di discutere sul poterla liberare, è infatti una delle richieste che gli ambientalisti si trovano a fare sempre più spesso, continuando anche a lanciare appelli da ogni parte del mondo, ad essersi messi in mezzo alla questione, anche personaggi dello spettacolo come Cher e Gillian Anderson. Per ora è stato tutto un nulla di fatto.
Bua Noi, i padroni del gorilla non vuole liberarla in nessun modo
Insomma la situazione e la storia del gorilla Bua Noi è tornata ancora una volta sotto i riflettori, da anni infatti si cerca di trovare una soluzione, affinché l’animale possa essere liberato, eppure almeno fino a questo momento tutti si è sempre concluso con un nulla di fatto.
Il vero nemico di Bua Noi sono proprio i suoi padroni, la famiglia che la possiede da tanti anni riesce a resistere alle pressione dell’opinione pubblica e in più occasioni ha anche rifiutato delle offerte economiche, come quella di alcuni anni fa quando hanno ricevuto una offerta di 30 milioni di baht (800 mila euro) dal Ministero delle risorse naturali e dell’ambiente. Al momento il Governo ha approvato una nuova legge sull’ambiente che nello specifico riguarda proprio il traffico degli animali selvatici e i loro diritti e che mette sotto i riflettori proprio il lavoro degli zoo privati come questo ad esempio.