Approvato alla Camera il provvedimento contro la pirateria online. Fino a 3 anni e 15 mila euro di multa per chi li trasmette
Proprio pochi giorni fa, il 21 marzo scorso, lâad della Lega Serie A Luigi De Siervo parlava della lotta alla pirateria nel calcio e del bisogno di un provvedimento che intervenga a contrastarla. La stima parla di 1 miliardo di euro perso nellâultimo triennio oltre ad una notevole perdita di appeal del nostro calcio.
Il dito puntato da De Siervo era verso la camorra e la mafia colpevoli di aver messo in atto un piano criminale volto a consentire la riproduzione illecita dei contenuti, anche e soprattutto in diretta, riservati agli aggiudicatari delle gare dâappalto per i diritti tv della Serie A. SarĂ sicuramente contento di sapere che a pochissimi giorni di distanza la Camera ha approvato con 252 voti favorevoli e nessuno contrario il provvedimento per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita online di contenuti tutelati dal diritto di autore. Ora la palla passerĂ al Senato che dovrĂ esaminare il testo che prevede la reclusione fino a 3 anni per chi trasmette i programmi coperti dal diritto dâautore e maggiori poteri allâAgcom.
Il provvedimento che attende di essere sottoposto allâesame del Senato prevede per la lotta alla pirateria online piĂš ampi poteri in mano allâAgcom, lâAgenzia Garante per le Comunicazioni, che potrĂ oscurare il sito con un provvedimento dâurgenza. SarĂ possibile in questo modo un intervento speciale per quelle trasmissioni pirata che seguono il programma coperto da diritto dâautore in diretta. Si auspica che nel giro di 30 minuti lâagenzia possa oscurare il sito rendendolo irraggiungibile dai fruitori che al suo posto leggeranno un testo che comunicherĂ dellâillecito e delle indagini in corso.
SarĂ poi sempre compito dellâAgcom provvedere a rintracciare gli emittenti pirata e a redigere una sorta di lista nera da inviare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Questo lavoro si combinerĂ con quello delle forze dellâordine che potranno indagare sul traffico pirata in rete e per provvedere ad inviare tutto il materiale ai magistrati inquirenti. Il provvedimento prevede infatti la costruzione di un vero e proprio illecito di diffusione illegale di contenuti tutelati dal diritto dâautore. La pena per chi commetterĂ il fatto potrĂ essere da 6 mesi fino a 3 anni di reclusione e una multa da 2.582 euro fino a 15.493 euro.