Approvata all’unanimità alla Camera la nuova legge che proverà a stroncare il fenomeno dell’abusivismo televisivo, con multe molto salate e il concreto rischio del carcere
La Camera dei deputati ha approvato in Parlamento, con 252 voti a favore e nessun contrario, la proposta di una nuova legge che tutelerà maggiormente i diritti d’autore online e che dovrebbe rendere più rapida e soprattutto più efficace la lotta contro chi fornisce la possibilità di usufruire di contenuti illegali audiovisivi e sportivi.
Un fenomeno quella della pirateria televisiva sempre più diffuso che mette in grande difficoltà le piattaforme streaming e a pagamento. L’Italia guida la classifica della Comunità europea della pirateria con il 58% degli streaming illegali. Tra film e competizioni sportive esiste un sottobosco che frutta un giro d’affari da 700 milioni di euro.
Secondo un’inchiesta pubblicata nelle scorse settimane dal quotidiano La Repubblica, ci sarebbero ben 5 milioni gli italiani che usano il famoso “pezzotto”, un sistema illegale noto da anni che, dietro il pagamento di un abbonamento pirata, permette la visione di tutti i contenuti a pagamento delle maggiori piattaforme streaming, dalle partite di calcio su Sky e DAZN fino a Netflix e Prime Tv. Tutte risorse economiche ovviamente sottratte al circuito legale degli abbonamenti e quindi alle stesse aziende che invece vanno a rinforzare attività illecite. Ma ora proprio per contrastare questa problematica, la Camera ha approvato all’unanimità una proposta di legge volta alla prevenzione e repressione della diffusione illecita di tali contenuti attraverso reti di comunicazione elettronica. Ora sarà il turno del Senato, dove dovrà ricevere una seconda approvazione, poi la prima vera legge antipirateria diventerà realtà.
Dovrà essere la stessa Agenzia per la cybersicurezza nazionale, insieme al Garante delle comunicazioni, le aziende di streaming e l’AgCom, a studiare il metodo più efficace per fermare la pirateria. Si starebbe pensando di creare un sistema automatico in grado di bloccare la trasmissione pirata delle partite o dei film dopo 30 minuti dall’inizio della loro diffusione. Inoltre, l’Agcom avrà il potere di ordinare il blocco di nomi di dominio, sottodomini e indirizzi IP che cerchino di aggirare il divieto di diffusione.
E inoltre, con l’introduzione della nuova legge approvata oggi in Parlamento, arriveranno anche delle pene più severe per chi verrà pizzicato in flagranza: la reclusione da 6 mesi a 3 anni più con una multa da 2.582 euro a 15.493 euro. “E’ molto importante la decisione adottata sulla legge antipirateria. Sul tema della tutela del copyright l’Agcom è impegnata sin dal 2013 con un regolamento molto innovativo. Avevamo anche già avviato il processo per una modifica regolamentare per recepire le indicazioni contenute nel nuovo testo”, ha detto il presidente Agcom, Giacomo Lasorella riguardo l’importante passo fatto dal Parlamento.