Giornalista finisce in carcere per ‘fake news’: ora finisce in ospedale psichiatrico

Giornalista prima finisce in carcere con l’accusa di aver pubblicato delle “fake news”, successivamente viene trasportata in ospedale psichiatrico

Giornalista in carcere per notizie false
Maria Ponomarenko (Ansa Foto) Notizie.com

Della sua vicenda se ne è parlato eccome. Probabilmente, molti di voi, l’avranno riconosciuta anche dalla foto. Si tratta della giornalista russa Maria Ponomarenko. Quest’ultima è salita alla cronaca per via di un episodio che la riguarda. Ci troviamo (manco a dirlo) in Russia dove la donna è stata condannata a ben sei anni di carcere. Il tutto risale allo scorso febbraio quando catturò le prime pagine dei quotidiani. Motivo? Essere stata giudicata colpevole per aver pubblicato, in rete, delle notizie considerate “false”. In particolar modo quelle che riguardano le forze militari del tribunale distrettuale Leninsky della città di Barnaul (in Siberia).

Pubblicò un post su Instagram. Lo stesso che non passò affatto inosservato e che nel giro di pochissimo tempo fece il giro del web nel Paese. Cosa aveva scritto nello stesso? Denunciava le vittime civili del bombardamento del teatro di Mariupol. Uno dei tanti episodi che si sono verificati poche settimane dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. Lo stesso che, nella giornata di oggi, ha raggiunto il 395mo giorno. Ritornando al post social, però, affermò di essere stata aggredita in carcere. Non è finita qui visto che, successivamente, è stata trasportata in un ospedale psichiatrico.

Russia, la giornalista Ponomarenko dal carcere all’ospedale psichiatrico

Giornalista in carcere per notizie false
Maria Ponomarenko (Ansa Foto) Notizie.com

A diffondere questa notizia che la vede come protagonista ci ha pensato direttamente una organizzazione russa. La stessa che offre sostegno alle persone perseguite per motivi politici e che prende il nome di ‘Ovd-Info‘. Il trasferimento nel nosocomio si è verificato pochi giorni fa, esattamente il 17 marzo. La Ponomarenko, 45 anni, fino a qualche tempo fa lavorava per il sito di notizie ‘RusNews‘. Lo scorso anno, precisamente nel mese di aprile, scattarono le manette nei suoi confronti.

Proprio per via del post che aveva pubblicato un mese prima. Pochi mesi più tardi, a novembre, aveva denunciato il peggioramento delle sue condizioni fisiche e soprattutto mentali per via della detenzione. Ed è per questo motivo che venne trasferita ai domiciliari. Fino a quando non si sono aperte, nuovamente, le porte del carcere. In molti stanno continuando a parlare di lei: gli stessi che chiedono verità e giustizia per la giornalista.

 

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