Che cosa succede se si ha un mutuo in corso con la banca, ma improvvisamente la stessa fallisce: ecco come correre ai ripari.
Allora cominciamo subito dicendo che sono sempre di più le persone che per motivi personali o anche solo per costruirsi un proprio futuro, si recano in banca a chiedere un mutuo, impegno finanziario molto importante che richiede una grande attenzione nella sua gestione, specialmente visti anche i rialzi delle tasse degli ultimi periodi.
Eppure, è possibile che delle banche possano vivere dei momenti di instabilità, ad esempio quella che negli ultimi periodi hanno dimostrato di avere banche come Silicon Valley Bank, Signature Bank, First Republic Bank e Credit Suisse hanno suscitato delle preoccupazioni per i mutui e sul loro futuro.
Infatti la domanda che moltissime persone non possono fare a meno di chiedersi, è la seguente: che cosa succede nel caso in cui la banca fallisse? Quale sarebbe il destino del mutuo e anche dei risparmi di un qualsiasi utente che ci aveva fato affidamento?
Allora come detto prima, è possibile trovarsi davanti alla possibilità che la propria banca fallisca, fino al 2015, cosi come si legge sull’Adnkronos, nei casi in cui una banca andava in default, interveniva in modo diretto la Banca d’Italia e quindi chi aveva il mutuo, diventava subito debitore dello Stato.
Le cose sono però cambiate con l’entrata in vigore del Decreto Salva Banche in cui praticamente andare verso l’ipotesi di commissariamento e liquidazione della banca stessa, pare essere solo una delle ipotesi più estreme che il Tribunale possa prendere.