Chi è Elvira Vikhareva, conosciamo meglio la politica russa che è stata avvelenata nel suo Paese
Di lasciare il proprio Paese non ne ha assolutamente alcuna intenzione. Lo ha ribadito la stessa donna con l’ennesimo post pubblicato sul suo account ufficiale di Facebook. Nonostante sappia benissimo di essere a serio rischi per la sua vita. Nonostante l’abbiano già avvelenata. Non le manda a dire Elvira Vikhareva alla “sua” Russia: considerata da lei come un Paese guidato da assassini e codardi. Questo tipo di intimidazioni non la spaventano affatto. “Smettetela di seppellirmi prima del tempo. Morire non è assolutamente nei miei piani“. Inizia così il suo post pubblicato in rete.
Ricordiamo che la donna è stata avvelenata alcuni mesi da con sali di metalli pesanti. Dopo essersi sottoposta ad analisi è uscito fuori che nel sangue era presente bicromato di potassio. Per chi non lo sapesse si tratta di una sostanza altamente tossica e cancerogena. A chi l’ha etichettata come “eroe” respinge tutto questo affermando di non esserlo. Anche se ha voluto spiegare il motivo per cui è rimasta in silenzio fino ad ora: per le persone che le vogliono bene e che le stanno vicino. Poi un ulteriore appello a chi spera che possa arrendersi: “Non ci sperate, non rinuncerò mai alla mia posizione. Non me ne starò zitta”. Non sono mancati i ringraziamenti a chi si sta preoccupando per lei.
Elvira Vikhareva, chi è la russa avvelenata con sali di metalli pesanti
Nativa di Irkutsk, Siberia, la donna ha lavorato per alcuni anni in televisione. Si è laureata in giornalismo. Successivamente ha deciso di passare alla lotta politica, iniziando con le proteste contro le frodi elettorali del 2011. Nel 2019 era ancora in piazza contro l’esclusione di decine di candidati dalle elezioni. Nel 2022 voleva candidarsi al consiglio comunale nel suo distretto di Mosca. Solamente il tribunale le ha impedito tutto questo.
Motivo? Vennero riscontrate alcune “irregolarità” nei suoi documenti di registrazione presentati. Nel 2021 aveva tentato di entrare nella Duma di Stato, perdendo contro il presentatore televisivo e candidato di Russia Unita Timofey Bazhenov. Come riportato in precedenza non ha alcuna intenzione di lasciare la Russia. Capisce i colleghi che lo hanno fatto, ma sente di dover restare e di lottare per i propri principi.