Corea del Nord, nelle ultime ore sono stati lanciati altri due missili: nel frattempo, la tensione, aumenta sempre di più
Purtroppo sembra essere diventata una “normalità”. Di normale, però, in tutto questo non c’è assolutamente nulla. Nelle ultime ore è arrivato un nuovo e pericoloso allarme dalla Corea del Nord. Ovviamente, l’argomento, è sempre lo stesso: altro lancio di missili balistici da parte del Paese di Kim Jong-Un che, a quanto pare, si diverte a provocare gli altri Paesi confinanti e non. In particolar modo la Corea del Sud che ha confermato la notizia. Non uno, ma addirittura due i missili che sono stati lanciati nelle ultime ore. Si tratta, come riportato in precedenza, di due missili balistici a corto raggio.
Gli stessi che sono arrivati nel Mar del Giappone. In un primo momento si era diffusa la notizia del fatto che si trattasse solamente di uno. Ed invece bisognava aggiungerne un altro. Nel frattempo sono arrivate anche le prime dichiarazioni da parte dello Stato Maggiore di Seul. Con una nota ufficiale: “Le nostre forze armate hanno rilevato due missili balistici a corto raggio sparati dall’area di Junghwa della provincia di Hwanghae (centro-sud) alle 7:47 (ora locale) verso il Mare Orientale“. Non c’è stata alcuna risposta, almeno fino a questo momento, da parte del Paese che ha lanciato il tutto.
Secondo quanto riportato alcune fonti pare che i missili abbiano volato per circa 370 chilometri. Prima che gli stessi si insabbiassero in mare fuori dalla zona economica. Tra questi esclusa quella del Giappone. Lo annuncia sempre il comando militare sudcoreano. Seul, successivamente, ha condannato l’ennesimo gesto di grande e grave provocazione. Le stesse che violano le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: “Manteniamo alta l’attenzione e siamo pronti a rispondere a ogni provocazione”.
Non si tratta affatto del primo episodio che si verifica in questo inizio del nuovo anno. Sono più di 15 i missili che sono stati lanciati da parte della Corea del Nord. Nel 2022, invece, furono più di 80. Nel frattempo la tensione aumenta sempre di più. Per il momento non sono arrivate dichiarazioni direttamente dagli Stati Uniti d’America che ha sempre condannato questi gesti.