Attimi di paura in un tribunale dove una parte di soffitto è crollata. Verifiche in corso per capire meglio la stabilità dell’intera struttura.
Poteva essere una tragedia, ma fortunatamente il crollo del soffitto in una stanza del tribunale non ha procurato il ferimento di nessuna persona. Sono in corso, comunque, tutti gli approfondimenti del caso per capire meglio la natura di questo cedimento avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 marzo.
Come riportato dall’Agi, la scoperta è stata fatta dal personale dell’ufficio questa mattina. Al loro arrivo hanno trovato il pezzo del soffitto crollato e naturalmente hanno avvisato le autorità competente. Fortunatamente, come detto in precedenza, non ci sono stati feriti. Ma ora gli avvocati chiedono maggiore sicurezza perché se questo episodio accadeva di giorno il bilancio poteva essere molto più grave.
L’episodio ha provocato la dura reazione di Paolo Nesta, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma: “Con amarezza dobbiamo constatare che la giustizia resta ancora una volta la cenerentola della spesa pubblica“.
“La mancanza di fondi per interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria provoca tutta una serie di incidenti che solo per una coincidenza possiamo definire piccoli – ha aggiunto l’avvocato – che cosa diremmo se il crollo si fosse verificato di mattina con gli uffici in piena attività?“.
L’avvocato Nesta ha ricordato come “non è la prima volta che succedono episodi simili. Per non parlare del ripetersi di contaminazioni da legionella che puntualmente sono accertare nel nostro Tribunale“.
Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma dopo quanto successo ha chiesto “un programma di interventi per restituire decoro e sicurezza alla casa della giustizia romana. Questa deve avvenire con forza a tutela di tutte le persone che negli uffici lavorano come per esempio magistrati, personale amministrativo e avvocati. Ma anche a tutela dell’utenza che viene nel Tribunale più grande d’Italia“. Un appello molto chiaro e che evidenzia come questi episodi mettono a serio rischio anche la salute di tutti i cittadini e i professionisti che quotidianamente sono presenti in quelle stanze.