Il giornalista e voce storica del calcio italiano Riccardo Cucchi in esclusiva ai nostri microfoni: “La mia impressione è che il nostro calcio ha tanti problemi”.
L’Italia di Roberto Mancini continua a non convincere. La vittoria di Malta è arrivata al termine di una prestazione non esaltante e sui social sono diversi i tifosi che hanno criticato il modo di giocare della Nazionale. La nostra redazione ha contattato Riccardo Cucchi, voce storica del calcio italiano, per avere un suo commento sulle due partite degli Azzurri.
Riccardo Cucchi, in un tweet subito dopo la partita Malta-Italia si è detto non soddisfatto della prestazione dell’Italia. Cosa non la convince?
“Spero di essere smentito nelle prossime partite naturalmente. Le due prestazioni non mi hanno convinto. Non ho visto una Nazionale brillante e positiva, ma una squadra con tanti problemi sia di natura tattica che tecnica. Non è uscita fuori sicuramente una immagine positiva“.
Queste prestazioni possono essere dovute anche al fatto che molti giocatori non riescono a rendere in Nazionale come nei club?
“La mia impressione è che ci siano grandi problemi nel nostro calcio. I giocatori a disposizione sono questi e sono convinto che si siano saltate un paio di generazioni o magari non siamo stati bravi a scovarli. Questo naturalmente abbassa il livello tecnico della squadra“.
Mancini ha lasciato a casa giocatori giovani come per esempio Fagioli. Scelta giusta?
“Non abbiamo controprove. Vedremo se in futuro sarà convocato e cosa succederà. Difficile in questo momento poter dire se le scelte di Mancini sono state giuste. Certamente possiamo dire che la formazione messa in campo era quella che il ct aveva in testa”.
Cosa pensa di Retegui?
“Davvero interessante. E’ stato un azzardo quello di Mancini, ma il giocatore si è inserito bene e ha realizzato anche due reti. Dobbiamo dire oggettivamente che è stato la nota lieta di queste partite“.
Giusto convocare in futuro altri oriundi?
“Probabilmente se ci saranno altre scelte in questa direzione vuol dire che in questo momento tra gli italiani non ci sono giocatori pronti per la Nazionale”.
Ora c’è la Nations League. Forse il vero esame per questa Nazionale…
“Io mi auguro che ci sia un percorso da fare e che il calcio della nazionale italiana possa crescere. Certamente nelle finali di Nations League avremo un’idea più precisa del valore di questa squadra. Purtroppo la non partecipazione al Mondiale è ancora una ferita aperta, ma fotografa anche il problema del nostro calcio, che a livello di nazionale non riesce ad essere competitivo. Mentre altre realtà, come per esempio Francia e Spagna, sono riusciti a indirizzare il cammino sulla strada giusta anche grazie alla presenza di tanti giovani di alto livello“.