Un ruolo potrebbe averlo Enel X pronta a creare “un veicolo finanziario che acquisti i crediti fiscali da un primo cessionario per cederli a terzi
Un sospiro di sollievo. Di quelli che possono salvare un’attività e far ripartire di slancio chi pensava di essere perduto o peggio. Il Governo sta lavorando a una piattaforma che lavori e soprattutto paghi tutti quei crediti legati al Superbonus e che da tempo sono bloccati. Sta prendendo così forma la soluzione per sbloccare i 19 miliardi di crediti generati dal Superbonus ma anche dalle altre agevolazioni per l’”efficientamento del patrimonio immobiliare italiano”, che tante, troppe imprese non riescono più a monetizzare.
Il Governo e i privati stanno studiando un sistema per creare uno strumento finanziario ponte, ovvero qualcosa o un qualcuno che garantisca non tanto i crediti quanto i passaggi e li renda semplici e chiari. La soluzione infatti “non passerà dal Parlamento”, ha detto il presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato.
Un ruolo importante per cercare di creare questo strumento finanziario è Enel X, tanto che l’amministratore delegato Francesco Venturini cerca di spiegare cosa potrebbe avvenire da qui a breve, anche se direttamente Enel X non sarà parte in causa almeno per quel che riguarda direttamente i pagamenti. La soluzione è “un veicolo finanziario che acquisti i crediti fiscali, certificati come certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario, ed esegua un ponte per cedere nuovamente tali crediti a terzi secondo il loro calendario di scadenze fiscali, affinché ne abbiano un vantaggio diretto ed immediato” ha spiegato il manager.
Enel X ha già detto che non sarà parte in causa dello strumento finanziario ma agirà da mediatore e farà in modo, come concessionario, di acquistare i crediti del settore finanziario con altre forme e solo una volta che questi verranno transitati dallo strumento ponte. Il vantaggio è anche la possibilità di portare la detrazione del bonus a 10 anni, misura che una riformulazione attesa in commissione alla Camera mira a estendere anche ai privati.