L’ex pornostar e oggi professore universitario ha vinto la sua causa contro la Sapienza e in particolare contro il rettore.
E’ successo per davvero, Ruggero Freddi, professore universitario e ex pornostar, ha vinto la sua causa contro l’Università Sapienza che lo aveva allontanato senza saldare il suo compenso da docente e a seguito di questa decisione, aveva costretto il docente che ha un passato nel mondo del porno a fare causa.
Si era infatti rivolto con un esposto alla Corte dei Conti a cui a richiesto che a pagare siano i responsabili di questa decisione e non l’Ateneo stesso: “Sono stato vittima di bullismo universitario. Chi ha sbagliato nei miei confronti ha un nome e un cognome, non sono i proprietari della Sapienza. I soldi pubblici non devono essere sprecati per gli errori di chi comanda” queste alcune delle sue parole.
Allora tanto per cominciare, la sentenza risale allo scorso 24 Gennaio, eppure il tutto era cominciato quando il docente in questione, che ha un passato nel mondo delle pellicole hard gay negli Stati Uniti, aveva ricevuto il corso di Analisi matematica presso la facoltà di ingegneria.
Ruggero Freddi vince la causa, la Sapienza condannata per responsabilità aggravata
Insomma il docente Ruggero Freddi pare essere riuscito a vincere la causa contro la Sapienza che adesso, secondo quanto si legge sul sito di Repubblica dovrà non solo riconoscere i 2500 euro per le ore di insegnamento svolte e la Sapienza, ma anche le varie spese processuali.
L’università è infatti stata condannata ad una sanzione di 1500 euro per responsabilità aggravata, per “l’atteggiamento di ingiustificata chiusura” messo in atto anche durante il procedimento, su cui sempre il prof Freddi ha deciso di rivolgersi ai giudici contabili con la richiesta di: “accertare le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti, tra i quali la Rettrice, e T.C., la direttrice del suo dipartimento di riferimento”.
Ad ogni modo si tratta davvero di una vittoria importante per il giovane che ha dimostrato come il passato non debba per forza condizionare le scelte del futuro e soprattutto di come tutti abbiano diritto di essere pagati per il lavoro che svolgono, sempre e in qualsiasi campo.