Ora sono solo tredici i paesi che intrattengono relazioni con l’isola di Formosa e per una nazione così piccola non è una cosa buona
Una discesa pericolosa e che mette tanta paura, soprattutto dal punto di vista economico. L’isola di Taiwan vede sgretolarsi la sua piccola ma significativa colonna internazionale. Scendono infatti a 13 il numero di Stati che riconoscono formalmente la piccola isola di Formosa, ovvero Taiwan. Qualche giorno fa il ministro degli Esteri dell’Honduras Eduardo Enrique Reina García e quello cinese Qin Gang si sono visti a Pechino per ratificare il via alle relazioni diplomatiche fra i due Paesi.
Un macigno per Taiwan che da anni lotta per cercare non solo la propria indipendenza totale a livello internazionale, ma anche e soprattutto a livello diplomatico. Ma così tutto si assottiglia e diventa ancora più complicato. Appena i due paesi Cina e Honduras hanno formalizzato il nuovo accordo, contestualmente il paese centroamericano ha annunciato la fine delle proprie relazioni decennali con Taiwan.
“Eravamo tra i pochi a non avere rapporti con la Cina”
Qin Gang e Eduard Enrique Reina hanno firmato un resoconto comune per la inaugurare la nuova alleanza diplomatica. Xinhua, citando Qin Gang, ha dichiarato che “trattandosi di un importante Stato dell’America Centrale, il governo dell’Honduras ha deciso di far parte dei 181 Paesi al mondo che si impegnano a rispettare il principio di Cina unica”.
Tra i principali punti delle nuove relazioni diplomatiche c’è che l’Honduras non potrà più avere rapporti formali e commerciali con l’isola di Taiwan e di conseguenza, la stessa nazione centroamericana non la riconoscerà più come stato con cui intrattenere rapporto. La Cina, infatti, in base al principio di “Cina unica” una volta ratificato il rapporto impedisce agli stati con cui ha relazioni diplomatiche di proseguire ad avere condivisioni di ogni genere con Taiwan, lo Stato cinese che da sempre chiama “provincia ribelle” e che non ha mai riconosciuto come indipendente, rivendicandola come parte integrante del suo territorio. Tanti pensano che l’accordo con l’Honduras non sia altro che l’ennesimo tentativo di accerchiare ancora di più l’isola di Formosa.