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Terrorista esulta per la mancata estradizione dei 10 italiani: il web insorge

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Paolo Colantoni

Enrico Galmozzi, terrorista condannato per due omicidi negli anni settanta, ha esultato sui social network dopo la decisione della Cassazione francese. Valanghe di insulti

Uno smacco dopo l’altro, che i parenti delle vittime dei terroristi non meritavano. Dopo la sentenza della Cassazione francese, che ha deciso di negare l’estradizione ai dieci criminali  che per evitare una condanna nel nostro Paese hanno deciso di traferirsi in Francia (trovando un asilo politico), è arrivata anche la beffarda esultanza di un terrorista italiano. Che ha pensato bene di festeggiare la sentenza della Cassazione transalpina, provocando ulteriore rabbia nel cuore dei parenti delle vittime.

Il commento che indigna il web. Il terrorista esulta alla sentenza della Cassazione francese- Notizie.com

Enrico Galmozzi oggi ha 72 anni. E di questi undici ne ha passati in carcere. Rispetto ai dieci terroristi che sono fuggiti e che trovano ancora copertura in Francia, ha vissuto una storia diversa. Lui fu arrestato, processato e condannato a 27 anni per aver ucciso due persone: Enrico Pedenovi, avvocato ed esponente del Movimento Sociale italiano, ucciso a Milano nel 1976 (per vendicare la morte di Gaetano Amoroso, militante della sinistra anarchica) e Giuseppe Ciotta, un agente di polizia, ucciso a Torino nel 1977.

Galmozzi è stato fondatore dell’organizzazione armata di estrema sinistra denominata “Brigate Combattenti di Prima Linea”, molto attiva negli anni settanta. Rispetto ai dieci terroristi fuggiti in Francia, fu protagonista di una vicenda diversa. Nessuna fuga, nessun allontanamento dall’Italia: arrestato, processato e condannato a 27 anni, ne scontò solo 11 prima di lasciare il carcere. Nessun pentimento, nessun passo indietro. Neanche quando, per presentare un suo libro, si trovò faccia a faccia con il nipote del poliziotto ucciso nel 1976. “In quegli anni si sparava”, il suo commento.

I terroristi che rimarranno in Francia – Notizie.com.

Con la stessa freddezza ha commentato oggi la sentenza della Corte di Cassazione Francese, chiamata a giudicare la richiesta di estradizione presentata dal governo italiano per i dieci terroristi Giorgio Pietrostefani, Marina Petrella, Roberta Cappelli, Enzo Calvitti, Maurizio Di Marzio, Sergio Tornaghi, Giovanni Alimonti, Raffaele Ventura, Luigi Bergamin e Narciso Manenti. Galmozzi ha scritto un post su Facebook, esultando alla sentenza. Parole che hanno scatenato un putiferio sui social. “Quanto mi fa godere la Cassazione francese…“, ha scritto. Immediati i commenti. Molti, tra i suoi amici virtuali, hanno esultato insieme a lui (“W la Francia, Godo anche io,). Altri lo hanno riempito di insulti. Numerose le critiche. “Non era meglio risparmiarsi l’euforia e godere in silenzio? Bastava poco, per rispetto almeno delle vittime che con queste lotte “ideologiche” non c’entravano nulla”, ha scritto un utente. Un’altra ha ribadito: “Ma sì vergogni! I “suoi amici” hanno ucciso delle povere persone, della giustizia francese non oso proprio dire nulla, vergognosa anche lei, ma egoisticamente mi va bene che i delinquenti come i “suoi amici” rimangano a fare i parassiti in Francia. Sono stufa di pagare le tasse per farvi mantenere in galera”

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Paolo Colantoni