L’inedito e innovativo torneo di calcio a 7, ideato dall’ex giocatore dei Blaugrana, si è concluso con uno straordinario successo di pubblico per le finali al Camp Nou
Oltre novantamila spettatori nello stadio del Barcellona e oltre 2 milioni di persone collegate attraverso le differenti piattaforme social sono gli straordinari e sorprendenti numeri fatti registrare dalle finali della Kings League, la competizione di calcio a 7, con regole nuove e in continua evoluzione, ideata solo pochi mesi fa da Gerard Piqué con uno degli streamer più famosi al mondo, Ibai Llanos.
La Kings League è un campionato di calcio a 7 formato da 12 squadre in cui in campo si possono vedere perfetti sconosciuti duellare o giocare fianco a fianco ad autentiche leggende del calcio iberico e mondiale. Le squadre sono state allestite con un gigantesco draft tra tutti quelli che si erano registrati al sito ufficiale, più l’aggiunta di 24 ex calciatori professionisti o autentiche vecchie glorie del calcio spagnolo.
Sarà stato per la presenza dell’ex portiere e capitano del Real Madrid e delle Furie Rosse Iker Casillas, o dell’ex terzino della Spagna campione d’Europa e del Mondo Joan Capdevilla, del bomber messicano Chicharito Hernandez, dell’attaccante argentino ex Barça Javier Saviola o della leggenda dell’Espanyol Raul Tamudo, tutto miscelato al sogno di ogni calciatore amatore di giocare fianco a fianco con gli idoli che ha ammirato per una vita allo stadio o davanti al televisore, fatto sta che la prima edizione della Kings League, il torneo ideato e fortemente voluto dall’ex stella del Barcellona, Gerard Piquè, ha registrato un successo inaspettato, concludendosi in maniera trionfale davanti a 90 mila spettatori in festa per le finali del Camp Nou a Barcellona.
Una formula del tutto innovativa, unita a musica, spettacolo, trovate molto “americane” tipo le quattro finaliste arrivate sullo stesso pullman scoperto allo stadio, ha divertito il pubblico presente allo stadio e i 2 milioni di persone collegate via social, soprattutto sulla piattaforma Twitch, e fin dalla prima partita ha raccontato la manifestazione in streaming.
Alla fine a vincere è stata la squadra ‘El Barrio’, ma tutta la giornata è stata una grande festa blaugrana, con Joan Laporta, David Villa e Sergio Aguero sugli spalti, più Neymar collegato da casa, protagonista anche di un simpatico siparietto via social proprio con l’ideatore di tutto, Piquè, e tutto il pubblico che cantava il nome di Leo Messi, invocandone il ritorno a casa. Regole stravolte per un purista del calcio, ma che rendono le partite avvincenti fino all’ultimo secondo. Due tempi da 20 minuti ciascuno e eventualmente shoot-out per decretare un vincitore e poi le famigerate carte gioco a disposizione e a conoscenza soltanto degli allenatori delle squadre a ribaltare in ogni momento il tutto.
Basta pensare che la carta è a disposizione soltanto degli organizzatori e viene giocata a due minuti dalla fine del primo tempo: al 18′ viene estratto un numero che indica con quanti giocatori si arriverà all’intervallo, da 6 contro 6 fino al tremendo 1 contro 1. L’obiettivo, ora, è di replicare questo successo anche con la versione tutta al femminile, ovvero la Queens League, e in seguito con la Prince Cup, dedicata ai ragazzini, ma soprattutto il sogno dell’ex centrale del Barca sarebbe quello di arrivare a creare una Champions League con squadre provenienti da altre nazioni.