Per Antonio Conte arrivano tanti insulti da parte dell’ex stella della Premier League. Non gliele manda assolutamente a dire
Sono giorni difficili per Antonio Conte che ha deciso di farsi da parte dalla guida del Tottenham. Niente esonero, ma una rescissione consensuale. Al suo posto è stato promosso, come allenatore della prima squadra, il suo vice Cristian Stellini. Non è affatto un mistero che il rapporto tra il manager italiano con la squadra ed i tifosi sia arrivato al culmine. Gli ultimi risultati deludenti, con tanto di eliminazione agli ottavi di finale di Champions League, sono stati la goccia che hanno fatto traboccare il vaso.
Nel frattempo, però, arrivano delle pesanti critiche, con tanto di insulti, parte di uno che la Premier League la conosce bene. Visto che per anni ha calcato i migliori campi e soprattutto vestito una delle maglie del club più importante al mondo. Di allenare non ne vuole sapere visto che ha ben pensato di passare alla televisione come commentatore sportivo. In questo caso, però, ha vestito i panni del critico. Non mandandogliene assolutamente a dire.
Una vera e propria frecciatina a Conte. Il riferimento è agli allenatori che vengono esonerati oppure che vanno via. Per Paul Scholes usano sempre la stessa tattica e, soprattutto, le stesse parole. Quelle dell’allenatore italiano, per tutti questi mesi, non gli sono andate affatto giù. Tanto è vero che, anche in maniera colorita, ha voluto ribadire il suo pensiero: “Cog*** Si risparmino le stesse vecchie p*****e quando vengono esonerati o se ne vanno“. Un attacco duro quello dell’ex stella del Manchester United. Dichiarazioni che, appunto, non sono affatto passate inosservate.
Un pensiero che è stato pubblicato con una ‘storia’ sul suo account Instagram. Poco importa se, dopo qualche minuto, lo aveva cancellato. Qualcuno ha avuto la tempestività di effettuare lo “screenshot” e di renderlo nuovamente virale. Queste erano le sue parole in merito alla ‘storia’ successivamente eliminata: “Un manager viene licenziato e tutti danno la colpa al mercato, mentre un manager di alto livello dà la colpa alla mancanza di ambizione. Perché nessun manager dice, quando sorride e stringe la mano a un giocatore durante la conferenza stampa. ‘Questo giocatore non mi piace, penso che alla fine mi farà licenziare?’”. Uno sfogo che, per lo stesso Scholes, è arrivato troppo tardi.