Omicidio Andrea Fiore, nel pomeriggio di ieri è stato arrestato il killer: per la polizia è stato fin troppo un gioco da ragazzi individuare l’assassino
La svolta sempre nella giornata di ieri in merito all’uccisione di Andrea Fiore. Il corpo di quest’ultimo è stato ritrovato nella casa cantoniera in via dei Pisoni, a Roma. Proprio dove è stato ucciso. Subito sono partite le indagini che si sono concluse nel giro di qualche ore. Per le forze dell’ordine non è stato molto complicato rintracciare il killer, Daniele Viti. Anche perché, proprio quest’ultimo, ha dato involontariamente un “assist” ai poliziotti. Ed il motivo siamo pronti a rivelarvelo.
A quanto pare, dopo aver ucciso l’uomo, nello scappare ha dimenticato un qualcosa di molto importante che gli sarà sfuggito dalla tasca del pantalone oppure da quella del giubbotto. Fatto sta che per l’omicida sono scattate immediatamente le manette. Si cerca ancora di capire il movente di questo delitto. Fiore era un carrozziere molto conosciuto. Era amici di Luigi Finizio, il pregiudicato vicino al clan Senese ammazzato poche settimane fa al Quadraro, mentre stava facendo rifornimento di benzina alla propria vettura.
Incredibile ma vero, ma uno dei due sicari che lo ha ucciso ha dimenticato il portafoglio. O forse, come riportato in precedenza, gli sarà caduto nel momento in cui è scappato. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla, appunto, di omicidio. Non si hanno ancora notizie, invece, da parte del complice di Viti che è ancora ricercato. Nel corso dell’interrogatorio l’uomo non ha parlato e non ha rilasciato dichiarazioni agli inquirenti.
Non è da escludere che, nella giornata di domani, possa esserci l’interrogatorio di convalida. Ad assistere l’omicida l’avvocato Giampiero Vellucci. Il suo assistito, nel frattempo, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli. Il lavoro della polizia, quindi, non si ferma affatto qui. Vanno avanti le indagini per cercare di risalire al complice. Soprattutto resta da capire il perché di tutto questo. Secondo quanto riportano le prime ipotesi pare che si tratti di un contesto di droga. Anche se, appunto, è solamente una delle tante ipotesi che gli inquirenti hanno pensato.